Il secondo Premio Museo Nicolis è stato assegnato ad Alessandro Fedrigoni, imprenditore veronese alla testa dell’impero della carta, fondato proprio a Verona nel 1888, che opera con impianti e attività produttive in tutto il mondo, rappresentando, oggi, una delle più importanti realtà del settore.
Il riconoscimento tributato ad Alessandro Fedrigoni è una pubblica testimonianza dei valori che questo imprenditore ha saputo trasferire nella sua attività: visione, innovazione, etica, responsabilità personale e professionale verso il territorio e la comunità, valorizzazione dell’ uomo e dei suoi “talenti”.
Si aggiunga che il mercato nel quale Fedrigoni opera è fortemente correlato con il mondo della Cultura, di cui il Museo Nicolis è espressione.
Il rapporto delle Cartiere Fedrigoni con l’editoria, i giornali, la scrittura, le parole e le immagini – potenziato anche dall’ acquisizione della Cartiera di Fabriano – è forte e costante, e fa di questo Gruppo un protagonista di primo piano nel panorama industriale italiano e internazionale.
COMUNICATO STAMPA
Il secondo Premio Museo Nicolis assegnato all’industriale veronese Alessandro Veronesi delle “Cartiere Fedrigoni”
Spinta all’innovazione, creatività progettuale, impegno verso il territorio e la comunità le motivazioni del Premio
30 settembre 2004 – E’ stato assegnato oggi, presso il Museo Nicolis di Villafranca di Verona, il Premio“Associazione Museo Nicolis” che si propone di celebrare, ogni anno, figure rappresentative del mondo imprenditoriale italiano che abbiano contribuito alla crescita economica, sociale, culturale del Paese.
Giunto alla 2a edizione, il Premio è stato assegnato quest’anno ad Alessandro Fedrigoni, imprenditore veronese alla testa dell’impero della carta, fondato proprio a Verona nel 1888, che opera con impianti e attività produttive in tutto il mondo, ha un fatturato consolidato di oltre 500 milioni di euro, dà occupazione a 2000 persone rappresentando, oggi, una delle più importanti realtà del settore in Italia e nel mondo.
“Nella storia di molti uomini di successo ci sono i talenti naturali, ma anche l’immaginazione, la fantasia e, soprattutto, la capacità di dare ai propri sogni concretezza e valore, trasformandoli in progetti, iniziative, imprese”. Sono queste le linee-guida ispiratrici del Premio, promosso due anni fa da isLuciano Nicolis, imprenditore veronese che in prima persona ha dato vita al proprio sogno creando, proprio a Villafranca, il “Museo dell’Auto, della Tecnica e della Meccanica“, un avveniristico contenitore di cultura nel quale sono raccolte centinaia di auto d’epoca, moto, biciclette, strumenti musicali, oggetti dell’ingegno umano che Nicolis ha raccolto in tutto il mondo, restaurato e riportato all’antico splendore, mettendole poi a disposizione del pubblico.
In piena aderenza allo spirito del Premio, il riconoscimento tributato ad Alessandro Fedrigoni è una pubblica testimonianza dei valori che questo imprenditore ha saputo trasferire nella sua attività: visione, innovazione, etica, responsabilità personale e professionale verso il territorio e la comunità, valorizzazione dell’ uomo e dei suoi “talenti”. Si aggiunga che il mercato nel quale Fedrigoni opera è fortemente correlato con il mondo della cultura, di cui il Museo Nicolis è espressione. Il rapporto delle Cartiere Fedrigoni con l’editoria, i giornali, la scrittura, le parole e le immagini- potenziato anche attraverso la recente acquisizione della Cartiera di Fabriano – è forte e costante, e fa di questo Gruppo un protagonista di primo piano nel panorama industriale italiano.
Prima della consegna del Premio – preziosa opera unica in argento realizzata dallo scultore Cesare Soprana e che riproduce un particolare architettonico del Museo – Alessandro Fedrigoni ha ripercorso l’ evoluzione del suo Gruppo in una intervista rilasciata in diretta a Luca Paolazzi, giornalista del Sole 24 Ore. Una storia di successo tutto italiano che ha fornito l’occasione per presentare anche lo scenario della realtà industriale di Verona e del suo territorio, un contesto particolarmente dinamico e vitale, come ha sottolineato il Presidente di Confindustria Verona Alessandro Riello.
Il contributo degli imprenditori allo sviluppo non solo economico ma sociale e culturale del Paese è stato sottolineato anche dalla presentazione del volume “L’uomo e il sogno”, biografia nella quale Luciano Nicolis racconta come è nato il Museo e che ha avuto la prefazione autorevole e affettuosa di Monsignor Pietro Nonis, per molti anni Vescovo di Vicenza.