Il Museo Nicolis di Villafranca e il Museo dell’Automobile di Torino celebrano assieme i grandi dell’auto

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Il Museo Nicolis di Villafranca e il Museo dell’Automobile di Torino celebrano assieme i grandi dell’auto
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Villafranca, 19 dicembre 2012 – E’ uno dei gioielli del Museo Nicolis di Villafranca e certamente uno dei marchi dell’automobilismo italiano più amati e ammirati.

Per questo, dopo avere partecipato, a Modena, alla inaugurazione del “Museo Casa Enzo Ferrari”, la Maserati A6 1500 del 1947 del Nicolis si trasferisce temporaneamente al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino dove resterà esposta per essere ammirata da migliaia di visitatori. Visitatori che i due Musei puntano a “conquistare” anche attraverso iniziative congiunte come la riduzione reciproca del biglietto d’ingresso.  Per info www.museoauto.it


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L’occasione è quella della prima mostra tematica organizzata al museo torinese, dove l’artista iperrealista Enrico Ghinato esporrà 30 opere che ritraggono vetture di marchi italiani, a sottolineare l’importanza del valore del car design made in italy.

La collaborazione con le più prestigiose istituzioni culturali italiane e internazionali è una consuetudine per il Museo Nicolis di Villafranca, creato nel 2000 dall’imprenditore e collezionista veronese Luciano Nicolis è, oggi, una delle più importanti realtà private, custode di ben 7 collezioni di pezzi unici che comprendono auto storiche, moto e biciclette d’epoca, strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, oggetti inediti dell’ingegno umano.


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La storia della Maserati A6 1500 ha tutti gli ingredienti per consacrare definitivamente questa vettura come auto “leggendaria”. Nel gennaio 1940 l’azienda produttrice, acquistata qualche anno prima dall’industriale modenese Adolfo Orsi, fu trasferita nei nuovi stabilimenti di Modena. Lo studio di una vettura granturismo iniziò subito ma venne bloccato dalla guerra. Nel 1947, la Maserati presentò il prototipo al Salone di Ginevra, un coupé con fari a scomparsa disegnato da PininFarina.

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La vettura del Museo Nicolis è la seconda costruita e fu esposta nel 1947 alla Mostra della Carrozzeria italiana alla Triennale di Milano. Presenta alcune differenze estetiche rispetto al prototipo, come i fari, il doppio vetro laterale, il lunotto e l’andamento della coda.

Nel 1950 la vettura venne esportata in Argentina. Rientrata in Italia, venne acquistata da Luciano Nicolis che ne avviò l’immediato restauro per riportata alle caratteristiche originarie, restituendo così alla storia dell’automobilismo italiano un pezzo di storia altrimenti irrimediabilmente perduto.