Al Museo Nicolis di Villafranca tariffe scontate e visite guidate a 100 moto “di culto”. L’iniziativa per i visitatori di “Motorbike”, a Verona dal 21 al 23 gennaio.
Belle notizie per gli appassionati di moto. Per tre giorni, dal 21 al 23 gennaio, Verona sarà la capitale delle due ruote e dei motori.
Si tiene infatti in quei giorni Motorbike rombante rassegna di due ruote a motore che prevede l’arrivo di oltre 100.000 appassionati.
Innumerevoli le iniziative dentro e fuori il quartiere fieristico, destinate a rendere “indimenticabile” il soggiorno veronese. Come quelle proposte dal Museo Nicolis di Villafranca, (pochi Km da Verona e pochi minuti dalla Fiera), uno dei più importanti musei privati italiani che apre ai visitatori di Motorbike, a tariffe speciali, le sue collezioni inedite di moto storiche, auto e bici d’epoca, strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, piccoli velivoli.
Imperdibile per gli appassionati la visita alla collezione di 130 due ruote “di culto”, come la straordinaria “Bianchi Tonale 175 cc del 1957”, rivestita con la particolare carenatura, oppure la “Norton Manx 500 Corsa del 1962”, uno dei grandi simboli nella storia del motociclismo o, per arrivare a epoche più recenti, la “Yamaha YZF 500 del 1996” che nello stesso anno ha guadagnato a Lucio Pedercini il titolo di miglior pilota privato del motomondiale.
Ma nella collezione del Nicolis ci sono anche i primi velocipedi (come il Triciclo De Dion Bouton del 1913), la Skootamota del 1919, una moto-non-moto vera antesignana dello scooter, le due ruote di prima generazione con serbatoio sottocanna, quasi tutti pezzi unici, perfettamente funzionanti, ognuno riconducibile a epoche storiche o a grandi campioni sportivi. Moto che fanno sognare e che possono essere viste solo a Villafranca.
Per questo, nei giorni del Motorbike, il Museo Nicolis riserva ai visitatori della fiera tariffe agevolate (ingresso a € 7 anziché 10, presentando semplicemente il biglietto d’ingresso alla fiera) e speciali visite guidate. Oltre alle 7 collezioni, destinate ad appassionare e divertire grandi e piccini, il Nicolis apre a operatori e visitatori il modernissimo Centro Congressi, lo spazio delle idee, l’archivio storico, la biblioteca e il bookshop, oggi uno dei più forniti d’Italia su tutto quanto attiene al mondo dei motori.
Nota per le redazioni La collezione di moto del Museo Nicolis si compone attualmente di 130 pezzi che testimoniano l’evoluzione delle due ruote, dalla prima applicazione del motore a scoppio funzionante a benzina - brevettato da Enrico Bernardi nell’ agosto del 1882 (poco prima di Benz) - e successivamente applicato alla bici del figlio Lauro, fino ai bolidi da GP dei nostri giorni.
Una trentina di esemplari sono motociclette sottocanna, una tipologia di moto costruite dalla fine dell’ 800 al primo ventennio del ‘900, caratterizzate dal serbatoio appeso alla canna del telaio (monotrave centrale). Questo rivela la nascita della motocicletta come trasformazione della bici, mediante l’aggiunta di un motore. I visitatori possono ammirare, fra le altre, la Peugeot da corsa del 1906 - evoluzione della 2 cilindri che nel 1905 batté il record mondiale sul chilometro alla velocità di 123 Km/h, così come la Premier 3 ½ hp Competition.
Acquistata a Milano il 21/5/1913 per £1.180 è giunta sino a noi perfettamente conservata grazie ad un sequestro genitoriale. Le sottocanna scomparvero intorno agli anni ’30, per lasciare spazio a motociclette dalle tecniche costruttive sempre più varie e raffinate. Circa una decina i ciclomotori esposti, a partire dal mitico Cucciolo che negli anni ’50 motorizzò l’Italia.
Grazie a una azzeccata campagna pubblicitaria, il micromotore che la Ducati acquistò dalla SIATA diventò popolarissimo; la canzoncina "vieni con me sul Cucciolo" veniva fischiettata in tutta Italia, implicitamente rivolta all’Aquilotto della Bianchi, suo diretto concorrente che, invece, veniva reclamizzato così: “non sporca, non vibra, consuma poco e dura molto!”
La collezione comprende alcune splendide moto da GP come la Gilera Saturno Piuma GP del 1990. Destinata alle competizioni della categoria Supermono, questa nuova Saturno bi-albero venne ribattezzata Piuma per celebrare l'omonima da corsa degli anni '50. Questo esemplare è il N°41, dei soli 100 che furono costruiti.
Ancora, per la delizia degli appassionati, va segnalata la Yamaha RocYZF 500 GP con cui, nel 1996, il pilota mantovano Lucio Pedercini venne premiato come miglior pilota privato del motomondiale.
Innumerevoli le testimonianze evolutive della motorizzazione in particolari epoche storiche, come la Bianchi Freccia Oro del 1933, particolarmente apprezzata da Mussolini che ne fu anche testimonial. Questa due ruote registrò un notevole successo, favorito anche dal fatto che per guidarla non occorrevano né patente né targa.
E agli appassionati di veicoli militari, il Museo Nicolis riserva un’ intera area, con i mezzi utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale come, per esempio, la BMW R12 con sidecar e mitragliatrice, utilizzato dall’Oberkommander della 9° Panzer Division.