Villafranca, 19 marzo 2015 – E’ possibile affermare, parlando di viaggi e di turismo: “Europa, amore mio”? Sicuramente si, e lo testimoniano i crescenti flussi turistici all’interno dell’Eurozona, i giovanissimi che a migliaia si riversano nelle capitali europee, le innumerevoli opportunità che gli europei hanno a portata di mano e che consentono non solo di condividere facilmente, ma di alimentare passioni e interessi con amici di vari Paesi.
Se ne è parlato ieri al Museo Nicolis di Villafranca in occasione dell’incontro con l`Ente Nazionale Germanico per il Turismo e la Regione di Stoccarda, presente Ulrich Rüter, Delegato per l’Italia dell`Ente Nazionale Germanico per il Turismo che ha offerto ad autorità, stampa, tour operator, esponenti del mondo imprenditoriale, un quadro completo e attraente di quello che la Germania può offrire ai visitatori di tutto il mondo. Superfluo ricordare il ruolo che questo grande Paese ha svolto in Europa in termini di storia, letteratura, musica, innovazione; le testimonianze sono innumerevoli e presenti dovunque.
Ma nell’incontro al Museo Nicolis (uno dei più importanti musei privati in Europa, con 7 collezioni esclusive di auto, moto, biciclette d’epoca, strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, accessori Vintage), si è affrontato, fra gli altri, anche il tema del particolare “feeling” che accomuna Italia e Germania per il mondo delle automobili, un mondo ricco di suggestioni che ha trovato nel Nicolis di Villafranca una prestigiosa sede di “celebrazioni” e che l’Ente Nazionale Germanico per il Turismo e la Regione di Stoccarda non a caso hanno scelto per il proprio incontro.
Sono infatti innumerevoli, al Museo Nicolis, le testimonianze del talento, della creatività, del rigore progettuale tedesco nel settore delle auto d’epoca, testimonianze che hanno riscosso l’ammirazione incondizionata degli ospiti italiani e stranieri. Basti citare il “Velociped”, un gioiello realizzato da Karl Benz nel 1886 e che è ritenuto la prima vettura al mondo con motore a scoppio, oppure gli esemplari unici di auto d’epoca, come la lussuosa Benz Jagdwagen del 1914, a lungo di proprietà di un marahaja indiano, la particolarissima Isabella Borgward, la prestigiosa Mercedes Benz del 1934 o il mitico “Maggiolone” Volkswagen degli anni 70, certamente una delle vetture popolari di maggiore successo di tutti i tempi. Ugualmente rilevante la presenza della tecnologia tedesca nei bolidi a due ruote come, ad esempio, la BMW R61, per arrivare alla inedita collezione di 120 volanti di Formula Uno, molti dei quali “alleati“ a pieno titolo delle entusiasmanti vittorie di vetture e piloti tedeschi.
Grazie alla esclusività e ampiezza delle sue collezioni, il Nicolis di Villafranca registra ogni anno un crescente numero di appassionati e di turisti provenienti dalla Germania che inseriscono, con pari entusiasmo, il Lago di Garda, la città di Verona e Villafranca nei loro itinerari.
Altrettanto rilevanti i flussi turistici italiani verso la Germania, come ha ricordato Ulrich Rüter, evidenziando non solo l’amicizia e i solidi rapporti di business fra i due popoli, ma anche quelle aree “non convenzionali”– come la comune passione per le automobili – che offrono ulteriori spunti di conoscenza e condivisione. Fra le mete più gettonate dagli appassionati di auto d’epoca è stato menzionato, fra l’altro, il Mercedes–Benz Museum di Stoccarda, una meta “di culto” da non perdere e uno dei più prestigiosi contenitori di talento, stile e tecnologia che hanno impresso una formidabile accelerazione allo sviluppo del motorismo contemporaneo.