Si è concluso a Bergamo, a livello nazionale, il Grand Tour tra i valori dell’Italia intraprendente – L’Arte del fare impresa che ha guidato il Ventennale della Settimana della cultura d’impresa.
E' stata l’occasione, in particolare, per riflettere sull’evoluzione della figura dell’imprenditore che, oggi come ieri, è al fianco della comunità e si rivela centrale per trainare la crescita economica, sociale e culturale del Paese.
Al centro dell’incontro, anche il rapporto arte e impresa che vede nell’innovazione un linguaggio universale e uno strumento di progresso.
Programma
Saluti
- Stefano Scaglia | Presidente Confindustria Bergamo
Intervento introduttivo
- Maria Cristina Piovesana | Vice Presidente per l'Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura Confindustria
Intervista
- Antonio D’Amato | già Presidente Confindustria e fondatore prima Commissione cultura Confindustria
L’imprenditore di ieri, oggi e domani
- Antonio Calabrò | Presidente Museimpresa
- Innocenzo Cipolletta | Presidente Confindustria Cultura Italia
- Nando Pagnoncelli | AD Ipsos Italia
Intervista
- Alberto Bombassei | Presidente Brembo
Arte e impresa, l’innovazione come linguaggio universale
- Giovanna Ricuperati | VP Confindustria Bergamo
- Patrizia Sandretto Re Rebaudengo | Presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
- Lorenzo Giusti | Direttore GAMEC
Intervento istituzionale
- Giorgio Gori | Sindaco di Bergamo
PROIEZIONE FILMATO CONFINDUSTRIA Centoundici donne e uomini per un sogno grandioso
Conclusione
- Antonio Alunni | Presidente Gruppo Tecnico Cultura Confindustria
Moderatore
- Alberto Orioli | Vice Direttore Il Sole 24 Ore
Nei suoi primi venti anni, la Settimana della cultura d’impresa ha conosciuto tante storie di aziende, di donne e di uomini, che hanno affiancato i cambiamenti della società e hanno trainato la crescita economica e culturale a conferma che non è possibile tenere separate le due voci del Paese, quella imprenditoriale e quella culturale.
Questo importante anniversario è stato festeggiato con un Grand Tour tra i valori dell’Italia intraprendente. Un percorso costruito insieme alle Associazioni nel patrimonio culturale delle imprese che è al tempo stesso un modo di essere e un modo di fare.
Essere tipicamente italiani significa fare della bellezza un mestiere.
Fare impresa è un’arte che richiede capacità di immaginazione, sapienza, ingegno e, oggi più che mai, il rafforzamento del senso del Noi per costruire il bene e il bello collettivo.
Mecenate, amante dell’arte e della cultura, soggetto sociale responsabile e attento a restituire e contribuire all’arricchimento sociale. La figura dell’imprenditore è poliedrica e si evolve, intercettando e anticipando nuovi bisogni sociali e nuovi modi di fare impresa, senza dimenticare il punto di partenza e la propria identità.
L’imprenditore vive nella comunità, ne conosce i bisogni e si confronta correntemente con il mondo della cultura.
Il linguaggio universale dell’arte è così ben compreso dalle aziende al punto che le stesse ricorrono, sempre più spesso, al mezzo artistico per raccontare qualcosa in più di sé in modo originale ed inedito. E’ soprattutto il campo dell’arte contemporanea, con le sue peculiarità espressive, con la sua capacità di far cambiare lo sguardo sul mondo, a parlare più direttamente al cuore e alla testa delle imprese che vedono nell’innovazione e nella tecnologia non una moda temporanea ma un mezzo per crescere al fianco della comunità.
Bergamo è la cornice ideale per dare voce a imprenditori, rappresentanti di impresa ed esponenti del mondo della cultura per disegnare insieme un futuro di ripartenze che chiama all’appello le forze economiche e culturali del Paese.
E' stata l’occasione, in particolare, per riflettere sull’evoluzione della figura dell’imprenditore che, oggi come ieri, è al fianco della comunità e si rivela centrale per trainare la crescita economica, sociale e culturale del Paese.
Al centro dell’incontro, anche il rapporto arte e impresa che vede nell’innovazione un linguaggio universale e uno strumento di progresso.
Programma
Saluti
- Stefano Scaglia | Presidente Confindustria Bergamo
Intervento introduttivo
- Maria Cristina Piovesana | Vice Presidente per l'Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura Confindustria
Intervista
- Antonio D’Amato | già Presidente Confindustria e fondatore prima Commissione cultura Confindustria
L’imprenditore di ieri, oggi e domani
- Antonio Calabrò | Presidente Museimpresa
- Innocenzo Cipolletta | Presidente Confindustria Cultura Italia
- Nando Pagnoncelli | AD Ipsos Italia
Intervista
- Alberto Bombassei | Presidente Brembo
Arte e impresa, l’innovazione come linguaggio universale
- Giovanna Ricuperati | VP Confindustria Bergamo
- Patrizia Sandretto Re Rebaudengo | Presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
- Lorenzo Giusti | Direttore GAMEC
Intervento istituzionale
- Giorgio Gori | Sindaco di Bergamo
PROIEZIONE FILMATO CONFINDUSTRIA Centoundici donne e uomini per un sogno grandioso
Conclusione
- Antonio Alunni | Presidente Gruppo Tecnico Cultura Confindustria
Moderatore
- Alberto Orioli | Vice Direttore Il Sole 24 Ore
Nei suoi primi venti anni, la Settimana della cultura d’impresa ha conosciuto tante storie di aziende, di donne e di uomini, che hanno affiancato i cambiamenti della società e hanno trainato la crescita economica e culturale a conferma che non è possibile tenere separate le due voci del Paese, quella imprenditoriale e quella culturale.
Questo importante anniversario è stato festeggiato con un Grand Tour tra i valori dell’Italia intraprendente. Un percorso costruito insieme alle Associazioni nel patrimonio culturale delle imprese che è al tempo stesso un modo di essere e un modo di fare.
Essere tipicamente italiani significa fare della bellezza un mestiere.
Fare impresa è un’arte che richiede capacità di immaginazione, sapienza, ingegno e, oggi più che mai, il rafforzamento del senso del Noi per costruire il bene e il bello collettivo.
Mecenate, amante dell’arte e della cultura, soggetto sociale responsabile e attento a restituire e contribuire all’arricchimento sociale. La figura dell’imprenditore è poliedrica e si evolve, intercettando e anticipando nuovi bisogni sociali e nuovi modi di fare impresa, senza dimenticare il punto di partenza e la propria identità.
L’imprenditore vive nella comunità, ne conosce i bisogni e si confronta correntemente con il mondo della cultura.
Il linguaggio universale dell’arte è così ben compreso dalle aziende al punto che le stesse ricorrono, sempre più spesso, al mezzo artistico per raccontare qualcosa in più di sé in modo originale ed inedito. E’ soprattutto il campo dell’arte contemporanea, con le sue peculiarità espressive, con la sua capacità di far cambiare lo sguardo sul mondo, a parlare più direttamente al cuore e alla testa delle imprese che vedono nell’innovazione e nella tecnologia non una moda temporanea ma un mezzo per crescere al fianco della comunità.
Bergamo è la cornice ideale per dare voce a imprenditori, rappresentanti di impresa ed esponenti del mondo della cultura per disegnare insieme un futuro di ripartenze che chiama all’appello le forze economiche e culturali del Paese.