Mostra, Trilogia dell’Automobile, Torino
Il Museo Nazionale dell’Automobile Carlo Biscaretti di Ruffia presenta a Torino Esposizioni il secondo appuntamento di “Trilogia dell’Automobile”
In esposizione anche la Fiat 1500 C Bertone del 1941 del Museo Nicolis.
Il Museo Nazionale dell’Automobile “Carlo Biscaretti di Ruffia”, presenta, nel padiglione “Giovanni Agnelli” di Torino Esposizioni, “VELOCITA’” il secondo appuntamento di Trilogia dell’Automobile, un evento culturale dedicato alla storia e all’evoluzione dell’Automobile, realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e al contributo della Città di Torino. Una manifestazione che arricchisce la città, nell’anno del “Torino 2008 World Design Capital”, di una testimonianza unica su uno degli aspetti più cruciali e significativi della storia del design, l’attività di progettazione, studio e produzione dell’automobile. Dopo “Novecento”, che ha presentato le automobili che hanno fatto la storia del secolo appena trascorso, ecco “Velocità”, dedicata a uno dei miti fondanti della nostra contemporaneità. L’automobile, infatti, nasce da corsa. E questo perché, negli anni ottanta dell’Ottocento, nessuno avrebbe scommesso sul suo immenso potenziale, ed era considerata soltanto un giocattolo su cui i ricchi, nobili e benestanti si divertivano a sfidarsi. Ma non passò molto tempo, che l’automobile, da stravagante oggetto per élites, si trasformò in prodotto industriale. E allora le corse divennero un fondamentale, insostituibile strumento di pubblicità e comunicazione: perché una vittoria portava il nome della vettura in tutto il mondo, tramite il risalto che ne dava la stampa ieri come oggi. E anche un ineguagliabile strumento di verifica, perché permetteva di sperimentare sul campo e nelle condizioni più estreme le soluzioni che via via furono adottate anche sulle vetture di serie. Inoltre una gara attirava pubblico, giornalisti, appassionati, curiosi: dunque portava movimento, commercio, notorietà… Ai giorni nostri la situazione non è cambiata molto, le vetture da corsa in senso lato hanno un fascino ineguagliabile, l’atmosfera che si respira sui maggiori circuiti del mondo è unica ed emana adrenalina pura. Le vetture “sportive” in tutte le categorie esistenti godono di una fama, di un successo e di una popolarità che non ha pari nel mondo automobilistico. Si tratta di un settore in cui la creatività progettuale e l’evoluzione tecnologica si muovono ad una velocità superiore rispetto a qualsiasi altro ambito. Anche in questo caso la mostra vedrà esposte una parte della vetture della collezione del Museo Nazionale dell’Automobile e si arricchirà di splendidi esemplari, mai visti prima, gentilmente concessi da collezionisti privati e da altre istituzioni museali.
Durante il periodo di apertura della mostra Velocità, sono previste tre serate con visita guidata teatrale e al termine degustazione enogastronomica. In questi tre appuntamenti i visitatori assisteranno ad una originale visita guidata alla mostra attraverso una narrazione “teatralizzata” a cura di CAST (Consulenza Animazione Spettacoli Teatrali) di Torino. Gli attori faranno rivivere sotto gli occhi dei visitatori le più celebri corse automobilistiche, dai Grand Prix dei primi anni del Novecento alle indimenticabili ed epiche corse di durata e resistenza quali la Mille Miglia e la Targa Florio, alla Formula 1 di ieri e di oggi, attraverso le voci di straordinari piloti di fama mondiale quali Antonio e Alberto Ascari, Juan Manuel Fangio, Piero Taruffi, Jody Scheckter, Gilles Villeneuve e tanti altri fino a giungere a Michael Schumacher. Musiche dal vivo da un repertorio d’epoca sottolineranno i momenti più emozionanti della narrazione. “Novecento”, “Velocità” e “Dream”, l’ultima mostra di Trilogia in programma, ci stanno raccontando, ciascuna da un punto di vista diverso quanto l’automobile e la sua storia permettano di capire il nostro recente passato, i nostri anni attuali e cosa possiamo aspettarci nel futuro.
“NOVECENTO” dal 17 novembre 2007 al 30 marzo 2008 – Nella prima mostra intitolata “Novecento”, le automobili sono state protagoniste di una narrazione suggestiva ed unica nel suo genere, che ci ha condotto attraverso l’intero secolo scorso mostrandoci l’evoluzione della tecnologia e dello stile, senza trascurare la storia del costume e della società. Un omaggio alla storia dell’automobile nella città dell’automobile; una passeggiata tra vetture simbolo di un passato ancora vivo e presente, splendidi esemplari testimonianti contenuti imprescindibili per l’evoluzione automobilistica, attraverso cui abbiamo potuto raggiungere le odierne realizzazioni tecnologiche e stilistiche.
“VELOCITA’” dal 19 aprile al 17 agosto 2008 – La seconda mostra è “Velocità” che narra l’avventura dell’uomo alla continua ricerca della velocità, del primato, del traguardo irraggiungibile. Si fanno ammirare vetture del passato e contemporanee, da Grand Prix, da F1, da pista, da record, che hanno corso sulle piste dei più famosi circuiti del mondo. Una mostra emozionante per il pubblico degli appassionati ma non solo, perché la velocità è un tema che affascina e coinvolge da sempre tutti, adulti e bambini, specialisti e profani, fanatici della Formula 1 e non. Perché la velocità è una sfida con se stessi, è competizione, può significare vita e morte, vittoria e sconfitta, è rischio, coraggio, incoscienza ma anche intelligenza e calcolo…Perché “una vettura in corsa è più bella della Vittoria di Samotracia”.
“DREAM” dal 18 settembre al 23 novembre 2008 – La storia dell’automobile è strettamente legata alla storia del design automobilistico che ha ricoperto un’importanza notevole soprattutto nella nostra città che vede operare i più importanti designers a livello mondiale. Protagoniste dell’ultima mostra “Dream ”, saranno le automobili più rappresentative della storia dello stile e del design, provenienti da tutto il mondo, con particolare attenzione a quelle che hanno rappresentato e rappresentano la dimensione del Sogno che l’immaginazione collettiva ha associato all’auto e costituiranno un evento espositivo esclusivo, rivolto soprattutto al futuro.