L’Isotta Fraschini 8/AS Castagna del 1929 ha sfilato in questo bellissimo evento guidata da Luciano Nicolis.
“Quindici -signore- Isotta Fraschini, una accanto all’altra, hanno costituito un evento storico; in Italia non se ne erano mai viste tante, tutte insieme.
E’ successo nella cornice sofisticata e signorile di Rapallo e Santa Margherita Ligure, in occasione di un evento che, ripetuto negli anni, ha voluto individuare – l’auto del secolo – .
… Tutte hanno sfilato in occasione del 2° Concorso di Eleganza del Tigullio, manifestazione riservata a vetture monomarca.
Acclamare i vincitori è stata una scelta difficile, perchè ogni Isotta Fraschini è un vero capolavoro per la raffinatezza dei particolari e l aperfezione delle costruzioni.
Cosa si prova a viaggiare su una Isotta Fraschini? E’ come andare sul velluto!, disse la signora Vera Vergani….
Il barone Franchetti ha invece fatto installare nel suo cabriolet un – american bar – … non parliamo poi del noto marajah di Pathila che col servizio lavabo, con acqua calda e fredda, nella sua vettura può permettersi il lusso di radersi la barba correndo ad una velocità peraltro non ancora ben precisata… Nella sua ultima visita allo stand della Isotta Fraschini alla Fiera campionaria, Sua Eminenza Mussolini, saputo che la produzione della vettura 8A era stata quell’anno (1926 n.d.r.) di conquecento unità, commentò – Sono poche; si possono costruirne di più. La macchina è molto bella e dei ricchi ce ne sono sempre.. e sotto qualunque regime -.
Ma le macchine di gran lusso non si possono costruire in grande serie. La quantità è nemica della qualità. La maestranza di 1600 operai che lavora nelle officine di via Monterosa è il risultato di una selezione continua, operata per anni e anni, sotto la guida di ingegneri e di esperti, i quali hanno, si può dire, trasfuso nell’animo di ogni operaio quell’amore per la precisione, per l’estetica e per la perfezione meccanica che è forse il segreto onde l’Isotta Fraschini ha toccato le vette più eccelse della fama e della reputazione. Per la stessa ragione difficilmente questa Casa costruirà una piccola macchina di cui la domanda sarebbe sicuramenteenorme e tale da costringere a quella lavorazione di seriedi cui la direzione tecnica rifugge.
L’Isotta rimarrà sempre la grande e maestosa vettura dei Reali, dei Principi, dei signori dell’industria e della finanza. …. Gli ultimi eletti nomi che la fabbrica di via Monterosa è orgogliosa di annoverare nel suo albo d’oro, sono quelli del Presidente del Consiglio e del grande navigatore dell’aria, marchese De Pinedo….
… Ma i più bei successi sono pur sempre quelli ottenuti negli Stati Uniti d’America, dove circolavano 25 milioni di automobili e dove centinaia di Isotta Fraschini dovrebbero passare inosservate. E invece non è così. Pur vendute a prezzi altissimi e riservate a una élite di miliardari è ben conosciuta ed ammirata come – non plus ultra – della modernità e della eleganza, ed è ispiratrice di tutte le 8 cilindri che recentemente il Nord Americana ha messo sul mercato, otto anni dopo che la Fabbrioca milanese aveva tradotto magistralmente in pratica questa originale concezione”.
Il Trofeo monomarca Tigullio ha perfettamente ricostruito quella atmosfera di esclusività e di grande signorilità che circondava il mondo Isotta Fraschini. Complice il Grand Hotel Excelsior di Rapallo che con le sue architetture faceva da perfetta cornice all’evento.”
Tratto da La Manovella, foto e testi di Thomas Simon