Silvia Nicolis, testimone della cultura veronese, in veste di presidente del Museo Nicolis e di componente di Giunta di Camera di Commercio Verona con delega al turismo.
Al talk show ha partecipato anche il Sindaco di Verona, Federico Sboarina.
Il dibattito organizzato da “Traguardi” è stato un importante luogo di incontro per istituzioni, associazioni ed enti territoriali di Verona sul tema della candidatura a Capitale della cultura 2021, al fine di creare una rete forte e con obiettivi condivisi.
Lunedì 9 luglio “Traguardi”, un movimento civico attivo nel dibattito politico veronese da circa un anno, ha organizzato una tavola rotonda di ascolto e confronto allo scopo di stimolare la costruzione di un progetto comune per candidare Verona a Capitale della Cultura 2021. L’incontro ha visto la partecipazione di istituzioni, associazioni, aziende ed enti del territorio, ed è stato un’occasione per iniziare a creare una rete aperta al dialogo e alla collaborazione.
Pietro Trincanato, storico e moderatore dell’incontro, ha introdotto brevemente l’argomento, per poi passare la parola a Paolo Verri, organizzatore culturale, esperto di sviluppo urbano e direttore di Matera Capitale della cultura 2019. Verri ha esordito trattando il tema della cultura nel suo significato più ampio, invitando a mantenere l’attenzione sul contemporaneo, piuttosto che cristallizzare le energie su ricchezze del passato, nell’ottica di interpretare la realtà odierna e mantenerla viva in un mondo sempre più internazionale. «Questa competizione non è una gara di bellezza, ma la risposta ad alcuni criteri, primo fra tutti l’impegno della collettività; per sviluppare un programma interessante per i locali e attrattivo per chi proviene da fuori, non è fondamentale essere riconosciuti come mete turistiche e culturali d’eccellenza, — spiega Verri — bensì dare un orientamento civico alla comunità, con la volontà di diventare città dei cittadini e non dei turisti, facendo impresa e politica in un’ottica di collaborazione e apertura, sempre mantenendo l’autenticità e lo spirito del luogo».
Verri ha affermato che l’obiettivo di Matera per la candidatura si è basato «su un progetto che potesse attirare e mantenere il più alto numero di talenti, imprese e cittadini attivi». Un processo di sensibilizzazione della cittadinanza che va quindi di pari passo ad una crescita di valore anche economico della città, con l’aumento della stima degli immobili e l’incremento di possibilità turistiche. Un esempio è l’accordo stipulato tra Airbnb —un portale online che mette in contatto persone in cerca di un alloggio per brevi periodi, con privati che dispongono di uno spazio extra da affittare — e Matera: «Ci siamo candidati al bando di Airbnb per implementare il nostro progetto sulla cittadinanza temporanea, un concetto che è stato ormai acquisito e inserito all’interno del piano strategico del turismo nazionale. Intendiamo fare di Matera non solo un luogo di visita, ma di incontro e di dialogo, di confronto tra i cittadini che la abitano sempre e quelli che la scelgono come spazio temporaneo di elezione per parlare di società, inclusione, storia dell’arte e dell’architettura, ma anche di gioco e di cibo, confrontando usanze e stili di vita».
Zeno Massignan
Fonte https://www.verona-in.it/2018/07/13/verona-2021-una-rete-di-collaborazioni-allinsegna-della-cultura/
Telepace. Intervista a Silvia Nicolis
Al talk show ha partecipato anche il Sindaco di Verona, Federico Sboarina.
Il dibattito organizzato da “Traguardi” è stato un importante luogo di incontro per istituzioni, associazioni ed enti territoriali di Verona sul tema della candidatura a Capitale della cultura 2021, al fine di creare una rete forte e con obiettivi condivisi.
Lunedì 9 luglio “Traguardi”, un movimento civico attivo nel dibattito politico veronese da circa un anno, ha organizzato una tavola rotonda di ascolto e confronto allo scopo di stimolare la costruzione di un progetto comune per candidare Verona a Capitale della Cultura 2021. L’incontro ha visto la partecipazione di istituzioni, associazioni, aziende ed enti del territorio, ed è stato un’occasione per iniziare a creare una rete aperta al dialogo e alla collaborazione.
Pietro Trincanato, storico e moderatore dell’incontro, ha introdotto brevemente l’argomento, per poi passare la parola a Paolo Verri, organizzatore culturale, esperto di sviluppo urbano e direttore di Matera Capitale della cultura 2019. Verri ha esordito trattando il tema della cultura nel suo significato più ampio, invitando a mantenere l’attenzione sul contemporaneo, piuttosto che cristallizzare le energie su ricchezze del passato, nell’ottica di interpretare la realtà odierna e mantenerla viva in un mondo sempre più internazionale. «Questa competizione non è una gara di bellezza, ma la risposta ad alcuni criteri, primo fra tutti l’impegno della collettività; per sviluppare un programma interessante per i locali e attrattivo per chi proviene da fuori, non è fondamentale essere riconosciuti come mete turistiche e culturali d’eccellenza, — spiega Verri — bensì dare un orientamento civico alla comunità, con la volontà di diventare città dei cittadini e non dei turisti, facendo impresa e politica in un’ottica di collaborazione e apertura, sempre mantenendo l’autenticità e lo spirito del luogo».
Verri ha affermato che l’obiettivo di Matera per la candidatura si è basato «su un progetto che potesse attirare e mantenere il più alto numero di talenti, imprese e cittadini attivi». Un processo di sensibilizzazione della cittadinanza che va quindi di pari passo ad una crescita di valore anche economico della città, con l’aumento della stima degli immobili e l’incremento di possibilità turistiche. Un esempio è l’accordo stipulato tra Airbnb —un portale online che mette in contatto persone in cerca di un alloggio per brevi periodi, con privati che dispongono di uno spazio extra da affittare — e Matera: «Ci siamo candidati al bando di Airbnb per implementare il nostro progetto sulla cittadinanza temporanea, un concetto che è stato ormai acquisito e inserito all’interno del piano strategico del turismo nazionale. Intendiamo fare di Matera non solo un luogo di visita, ma di incontro e di dialogo, di confronto tra i cittadini che la abitano sempre e quelli che la scelgono come spazio temporaneo di elezione per parlare di società, inclusione, storia dell’arte e dell’architettura, ma anche di gioco e di cibo, confrontando usanze e stili di vita».
Zeno Massignan
Fonte https://www.verona-in.it/2018/07/13/verona-2021-una-rete-di-collaborazioni-allinsegna-della-cultura/
Telepace. Intervista a Silvia Nicolis