Mostra, Alberto Ascari, Galleria Ferrari
Al Museo Nicolis la mostra dedicata ad Albert Ascari
Alberto Ascari è stato uno dei più grandi piloti italiani di tutti i tempi, il primo a vincere un Campionato del Mondo con la Ferrari, l’unico in grado di rivaleggiare con Juan Manuel Fangio. Rigoroso ma dotato di grande sense of humour, generoso ma spietato con i rivali, coraggioso ma disarmato di fronte a un gatto nero.
E memorabile la sua espressione “Allé Allé, birra a tutti”, per fare sapere che avrebbe dato filo da torcere e che correva per vincere.
Ne racconta le imprese sportive e gli aspetti umani più inediti la Mostra inaugurata oggi presso il Museo Nicolis, in collaborazione con la Galleria Ferrari di Maranello e l’Archivio Millanta.
La Mostra, realizzata come un affettuoso racconto su Alberto Ascari “pubblico e privato” (ricordandone anche le origini veronesi) presenta le più belle immagini di Corrado Millanta, celebre fotografo sportivo, i bolidi rossi di Maranello, fra cui la Ferrari 166 F2 che Ascari condusse più volte alla vittoria, la Fiat 508 Balilla, prima vettura acquistata da Ascari, la moto Bianchi 500 4 cilindri con cui ha corso, il suo casco, i suoi guanti, molti oggetti e trofei che gli sono appartenuti e innumerevoli testimonianze di una carriera entusiasmante e brevissima, conclusa tragicamente nel 1955.
Una tavola rotonda, presieduta da Luciano Nicolis, ha ricordato il pilota straordinario e l’uomo di valore attraverso le testimonianze di autorevoli esponenti del mondo automobilistico.
Marco Montemaggi, Vicepresidente di Museimpresa e Commissario Musei ASI, ha illustrato gli obiettivi dell’Associazione promossa da Confindustria e Assolombarda che si propone di valorizzare il patrimonio culturale dei Musei aziendali, ricordando che alcuni prestigiosi Musei dell’automobile hanno già fatto il loro ingresso nell’Associazione; Giovanni Perfetti, direttore della Galleria Ferrari, ha espresso soddisfazione per l’iniziativa realizzata in collaborazione con il Museo Nicolis, testimoniando l’impegno di Galleria Ferrari ad essere ambasciatore di cultura e italianità nel mondo; Mauro Forghieri, Direttore Sportivo del Reparto Corse Ferrari dal 1970 al 1987, ha ricordato il valore simbolico del grande pilota e il contributo dato alla diffusione del mito Ferrari nel mondo; Tonino Ascari, figlio di Alberto, ne ha ricordato gli aspetti più intimi e inediti di uomo e di padre, Cesare De Agostini, storico e biografo, ha tracciato l’entusiasmante parabola sportiva del grande pilota ricordando, fra l’altro, il discorso che Ascari fece a Mantova, due mesi prima della morte, ritirando il Premio Nuvolari per la vittoria alla Mille Miglia, Romolo Tavoni, Direttore Sportivo della Scuderia Ferrari dal 1957 al 1961 e stretto collaboratore di Enzo Ferrari ha ricordato il rapporto del tutto speciale, anche se spesso burrascoso, che legava Alberto Ascari al “Drake”.