Come di consueto il Museo Nicolis ospita il corso di formazione per acquisire le competenze necessarie in materia di accessibilità, organizzato e tenuto Fabio Lotti e Marco Andreoli fondatori della cooperativa veronese “Yeah!”. Una scelta non casuale: il Nicolis è particolarmente sensibile al tema, e dedica ogni settimana la giornata del giovedì alla visita delle persone con disabilità.
Accogliere in modo appropriato ed efficace turisti con disabilità e al contempo offrire un servizio di qualità a tutti i visitatori con esigenze particolari: una sfida ed un’opportunità per le imprese turistiche e della ristorazione, dato che solo in Unione europea sono 50 milioni le persone disabili e in Italia i disservizi per “mancata accessibilità” sono purtroppo all’ordine del giorno.
Negli spazi polifunzionali del Museo Nicolis, i corsisti si sono cimentati con lezioni teoriche e laboratori pratici, apprendendo dati come la dimensione e le tendenze del mercato di settore, nozioni sui diversi tipi di disabilità (visiva, uditiva, motoria, cognitiva), ma soprattutto imparando come programmare servizi accessibili e d’eccellenza per tutti, come occuparsi delle esigenze di persone disabili presenti in una comitiva, come fornire indicazioni o descrivere monumenti a turisti con disabilità sensoriali.
Il corso è particolarmente adatto a tutte quelle figure professionali che lavorano a contatto con l’utenza (operatori di front desk e allo sportello), operatori di Parchi naturalistici, hotel e aziende turistiche del territorio, ma anche guide professionali, operatori della ristorazione e personale che lavora in strutture dedicate alla terza età e o con disabili.
Il corso, articolato in 6 moduli settimanali di tre ore ciascuno (è possibile anche l’iscrizione a singoli moduli), è iniziato il 6 novembre e si concluderà martedì 11 dicembre, con la consegna ai partecipanti degli attestati, alla presenza della presidente del Museo Nicolis, Silvia Nicolis.
“Sono felice di ospitare questa iniziativa che unisce, in maniera intelligente, promozione del territorio, cultura e civiltà – racconta Silvia – investendo sull’accessibilità e sull’accoglienza, il comparto turistico veronese si avvicina sia ai flussi che agli standard internazionali. È un tema che fa andare d’accordo economia e responsabilità sociale. Voglio pubblicamente esprimere i miei complimenti ai fondatori di “Yeah!” perché lo affrontano con grande competenza e sensibilità umana”.
PROFILO “YEAH”
Yeah è un ramo di Cooperativa Sociale Quid specializzato nella fornitura di servizi per l’accessibilità e l’inclusione di persone con disabilità.
Abbattere le barriere relazionali, digitali e fisiche: questa è la mission di Yeah che opera attraverso attività di consulenza, ideazione e gestione progetti nell’ambito dell’accessibilità; corsi di preparazione per strutture pubbliche e private, per riconoscere e soddisfare le esigenze di utenti con disabilità; attività di consulenza per garantire fruibilità e accessibilità dei servizi; interventi per l’abbattimento delle barriere fisiche, relazionali e digitali (accessibilità di informazioni e siti web), con particolare riguardo alle proposte di turismo accessibile.
I fondatori di Yeah, Marco Andreoli e Fabio Lotti, hanno tenuto lezioni per master universitari negli atenei di Verona, Brescia, IUL e IULM. Yeah organizza annualmente a Verona il convegno “Turismo accessibile veronese: modelli di sviluppo”, corsi su accessibilità e turismo accessibile, e fornisce attività di consulenza a strutture ricettive, aziende di trasporto sia pubblico che privato, parchi di divertimento. La cooperativa si è aggiudicata il premio Innoval 2012 per le start up più innovative, e il premio “I colori delle idee” 2014, organizzato e conferito da “Progetto di vita – Fondazione Cattolica per i giovani”.
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