Bianchi Specialissima Giro d’Italia, 1961, bicicletta da corsa

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Veicolo

Bianchi Specialissima Giro d’Italia, 1961, bicicletta da corsa

Bianchi Specialissima Giro d'Italia, bicicletta da corsa, 1961, Italia


Con una bicicletta come questa, Bruno Mealli ( della squadra ufficiale Bianchi) vinse il Giro del Lazio e altre gare nel 1961. Con questa bici inizia una nuova era: si applicano i nuovi studi che hanno messo in luce il fatto che la bicicletta deve essere il più possibile rigida per rendere al meglio, in quanto le flessioni delle ruote e del telaio assorbono la potenza della pedalata, anziché scaricarla sulla strada. Il telaio verrà costruito d’ ora in poi “a geometria corta”, ultraleggero e rigido.

Note tecniche:
Bianchi specialissima “Giro d’ Italia”
Freni UNIVERSAL a tirante centrale
Mozzi Record CAMPAGNOLO a 6 velocità più deragliatori con comando a cavo
Guarnitura BIANCHI in lega leggera
Manubrio Grand Prix

Altre Informazioni :
La Bianchi dal 1900 in poi cominciò a dedicarsi anche ai veicoli a motore; il primo motobicicletto (bicicletta a motore) Bianchi, passò piuttosto inosservato perché vide la luce nel 1901 in concomitanza con  l’ assassinio di Umberto I° da parte dell’ anarchico Gaetano Bresci. Nel 1902 la Bianchi si sposta ancora, i nuovi stabilimenti si trovano in via Nino Bixio e da qui vedono la luce le prime autovetture il cui prezzo variava dalle 4000 £ della due posti alle 14.000 £ delle carrozzerie limousine. Le vetture Bianchi ebbero largo successo e non solo per la qualità indiscussa dei materiali ed il raffinato design, ma anche per la qualità dei servizi dell’ assistenza alla clientela. Nel prezzo della vettura erano inclusi anche un paio di giorni di scuola guida, ogni modello era dotato di una cassettina degli attrezzi che comprendeva una chiave inglese, un rotolino di nastro adesivo ed una pompa d’ aria. Fu istituito anche, un servizio di riparazioni a domicilio che prevedeva l’ invio su tutto il territorio del Regno d’ Italia di meccanici specializzati. Questi venivano pagati  15£ al giorno  dall’ azienda che provvedeva anche al viaggio (treno 2° classe). Le spese di vitto e alloggio rimanevano a carico del cliente.

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