Coppa Bruno Ruffo “Salita delle Torricelle” , 1955.
Coppa vinta da Bruno Ruffo (Colognola ai Colli, 9 dicembre 1920 - Verona, 10 febbraio 2007) nella corsa "Salita delle Torricelle" il 27 marzo 1955 al volante di una Maserati 2000, classificandosi 2° assoluto.
Bruno Ruffo, celebre corridore veronese nato a Colognola ai Colli il 9 dicembre 1920, iniziò la sua carriera nel 1937 e continuò con la partecipazione a numerose competizioni sportive. Primo campione del mondo di motociclismo nella classe 250cc nel 1949, vinse altri due titoli mondiali negli anni duri della ricostruzione, nel 1950 e nel 1951. Lo chiamavano "Il Guerriero", perchè correva a muso duro, stringendo i denti sulle Guzzi, le Mondial, le Alfa e le Maserati. Sempre a testa bassa, sempre con grinta da vendere.
In seguito, dopo due incidenti motociclistici, decise di dedicarsi alle corse in automobile come pilota ufficiale Alfa Romeo e Maserati dal 1955 al 1958 con brillantissmi risultati, sia in pista che in gare in salita.
"Volevo correre in auto, con la moto si continuava, ma le quattro ruote mi affascinavano e il debutto al Circuito del Garda, dopo una prima "garetta" in salita delle Torricelle di Verona, conclusa con un secondo posto assoluto, mi pareva la giusta occasione per un debutto di tutto rispetto."
Poi, il 13 settembre del 1958, in prova nella corsa in salita più veloce d'Europa, la Stallavena-Boscochiesanuova, cappotta a 200 km/h, ne esce illeso e, questa volta veramente capisce che è giunta l'ora di smettere definitivamente con le corse
Fonte testo: "Cuore e Asfalto" di Renzo Ruffo, 2009.
Nella collezione è presente anche la coppa "Grand Prix Suisse" 1949.
ME005
Bruno Ruffo, celebre corridore veronese nato a Colognola ai Colli il 9 dicembre 1920, iniziò la sua carriera nel 1937 e continuò con la partecipazione a numerose competizioni sportive. Primo campione del mondo di motociclismo nella classe 250cc nel 1949, vinse altri due titoli mondiali negli anni duri della ricostruzione, nel 1950 e nel 1951. Lo chiamavano "Il Guerriero", perchè correva a muso duro, stringendo i denti sulle Guzzi, le Mondial, le Alfa e le Maserati. Sempre a testa bassa, sempre con grinta da vendere.
In seguito, dopo due incidenti motociclistici, decise di dedicarsi alle corse in automobile come pilota ufficiale Alfa Romeo e Maserati dal 1955 al 1958 con brillantissmi risultati, sia in pista che in gare in salita.
"Volevo correre in auto, con la moto si continuava, ma le quattro ruote mi affascinavano e il debutto al Circuito del Garda, dopo una prima "garetta" in salita delle Torricelle di Verona, conclusa con un secondo posto assoluto, mi pareva la giusta occasione per un debutto di tutto rispetto."
Poi, il 13 settembre del 1958, in prova nella corsa in salita più veloce d'Europa, la Stallavena-Boscochiesanuova, cappotta a 200 km/h, ne esce illeso e, questa volta veramente capisce che è giunta l'ora di smettere definitivamente con le corse
Fonte testo: "Cuore e Asfalto" di Renzo Ruffo, 2009.
Nella collezione è presente anche la coppa "Grand Prix Suisse" 1949.
ME005