Villafranca, Novembre – Il Veteran Car Club E. Bernardi e il Museo Nicolis di Villafranca, aprono nuovamente le porte a tutti gli appassionati di motorismo, per la serata tematica, dal titolo “Il Fascino delle Corse. Intervista a Nicola Fabiano”.
L’iniziativa, giunta al nono appuntamento, rientra nel programma di sensibilizzazione culturale del Veteran Car Club E.Bernardi, con l’obiettivo di creare occasioni di incontro e condivisione per i cittadini e il Territorio
Era, quella di Fabiano, un’epoca in cui i piloti delle corse venivano definiti “Cavalieri del rischio” perché l’Italia era povera, ferita dalla guerra, le auto erano privilegio di pochi, quasi tutti si muovevano in bicicletta, chi stava meglio viaggiava in Vespa e Lambretta. Figurarsi l’effetto che potevano fare due giovani che sfidavano l’ignoto andando su e giù per l’Europa con una Fiat 1100 per partecipare, unici italiani, alla mitica Liegi-Roma-Liegi del 1956 o alla Mille Miglia del 1957. Fabiano racconterà le sue avventure in diretta, con l’ausilio di filmati ed immagini storiche, per arricchire la serata. Offrirà così uno spaccato coinvolgente di un’avventura a quattro ruote che, soprattutto alla Liegi-Roma-Liegi, gli fece affrontare rischi considerevoli. Affrontò la maratona belga, durata ininterrottamente quattro giorni e quattro notti, con un equipaggiamento che definire ridicolo sarebbe poco, giubbetto di tela, un sacchetto di biscotti, le carte geografiche regalate dai distributori di benzina e un un barattolo di granuli di caffeina provvidenzialmente acquistato in farmacia pochi minuti prima della partenza per restare svegli. E poi via, nella notte vellutata, su strade sconosciute, paesi mai visti, rivali alteri che ti facevano pesare la modestia dell’auto e fors’anche l’appartenenza ad un Paese che pochi anni prima, appena undici, era uscito sconfitto dalla più devastante guerra del secolo. Sarà ospite l’imprenditore Nicola Fabiano, 83 anni, autore del libro ‚Correre‘ e protagonista negli anni Cinquanta di competizioni automobilistiche memorabili come la Mille Miglia, la Liegi-Roma-Liegi, la Salita delle Torricelle, la Stallavena-Bosco Chiesanuova, la Trieste-Opicina, la Bologna-San Luca ed altre ancora. Fabiano sarà intervistato da Danilo Castellarin, responsabile delle attività culturali del nostro Club e Presidente della Commissione Storia e Musei dell’Asi.
Così, se finivi con le ruote in una cunetta e non riuscivi più a venirne fuori, gli inglesi ti passavano vicino, rallentavano appena un po‘ e, senza nemmeno fermarsi, ti dicevano che il problema era solo tuo, e tiravano di lungo. Ai più giovani potrà sembrare un altro mondo, ma chi ha qualche capello grigio ricorda quel periodo con un filo di rimpianto, un sorriso di nostalgia. C’erano poche auto per le strade, i parcheggi erano ovunque e l’automobile era vissuta come simbolo di una conquista sociale. La guida permetteva la scoperta di nuovi territori e appagava il desiderio di conoscere gente diversa. Guidare era avventura, fascino, a volte mistero, noia mai, come ha testimoniato Luciano Nicolis con la superba realizzazione del suo Museo.
Chi sedeva al volante di un’auto doveva prestare grande attenzione perché, pur se il traffico non c’era, le auto erano primitive e non assistite dai congegni elettronici che oggi rendono il viaggio leggero, talvolta inconsapevole. Per sterzare, ci volevano braccia robuste. Per frenare gambe forti. Non esistevano distrazioni come i telefonini e il paesaggio circostante era sovente deserto, animato solo da qualche bimbo che giocava in un prato, una donna in lontananza che stendeva i panni, qualche ciclista. Salendo in automobile tutti i pensieri quotidiani volavano via, si dissolvevano, perché ogni energia si doveva concentrare sulla guida. Loro, le auto, non facevano molto per venirci incontro. Vuoi mettere oggi? Se sbagli la curva, correggono la sbandata. Se la frenata è violenta, il cervello elettronico la fa diventare più dolce. Se pigi troppo sull’acceleratore e il sensore di bordo avverte una pattuglia nel raggio di un chilometro, zac, l’auto rallenta da sola. Una volta era diverso: l’auto la guidava l’uomo al quale era richiesta attenzione, perizia, competenza, nella circolazione normale. Figuriamoci nella specialità di Nicola Fabiano: ‚Correre‘.
Durante l’incontro verranno proiettate fotografie e filmati, non mancherà l‘ occasione di poter intervenire con domande al relatore.
L’ingresso alla serata tematica del 16 Novembre sarà libero e aperto a tutti.
Il team del Museo Nicolis, sarà disponibile per tutta la durata dell’incontro.
L’incontro, sarà gratuito e aperto a tutti dalle ore 21, per una serata all’insegna dei motori.
Per informazioni
MUSEO NICOLIS
Museo Nicolis
Via Postumia
37069 Villafranca di Verona
Tel. + 39 045 630 32 89 – 630 49 59
VETERAN CAR CLUB E. BERNARDI
Via Lussemburgo
37069 Villafranca di Verona
Tel. + 39 045 630 23 23