29 ottobre 2006, La Lancia Aprilia Pinin Farina del 1947 del Museo Nicolis festeggia i 100 anni della Lancia.
“Nell’ambito dei festeggiamenti dei 100 anni della Lancia, il Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR”, con la collaborazione del Registro Aurelia Italiano, del Museo Nicolis e di numerosi collezionisti privati italiani ed esteri, proporrà dal 28 ottobre 2006 al 24 marzo 2007 una rassegna sul tema “Aurelia, simbolo di un secolo Lancia”.
L’Aurelia è un concentrato della filosofia progettuale e costruttiva della Lancia e sta esattamente a metà del cammino centenario dell’azienda torinese, prodotta infatti dal 1950 al 1958. L’Aurelia fu innovativa, sia nella meccanica sia nell’estetica, con una gamma di versioni ed allestimenti inimmaginabili.
Presentata al Salone di Torino del 1950, la Lancia Aurelia è una grande e comoda berlina dalle brillanti prestazioni, la prima automobile al mondo ad impiegare un motore 6 cilindri a V. Un modello che fa sensazione per la scocca autoportante, il cambio in blocco col differenziale, le quattro ruote indipendenti, i pneumatici a carcassa radiale e per la linea originale e raffinata. Alla versione iniziale dell’Aurelia Berlina, denominata B10 e costruita dal 1950 al 1953, si aggiungono gli autotelai a passo allungato destinati ai carrozzieri e denominati B50 e B51. Nel 1951 nascono l’Aurelia B20 GT coupé, la più innovativa delle versioni derivate dalla B 10, e la berlina B21 – i telai per carrozzieri di quest’ultima, denominati B52 e B53, entrano in produzione all’inizio del ‘52. Tutte queste versioni hanno il motore di 1.991 cc, più potente di quello di 1.754 cc montato sulle B10 e sulle B 50 e B51. Nel 1952 esce la B15, una limousine a tre luci laterali e 7/8 posti con carrozzeria realizzata da Bertone su un pianale dal passo maggiorato e con motore due litri depotenziato. Nello stesso anno, ecco la B22, con carrozzeria uguale a quella della B10 e della B21 e con motore due litri più potente. L’ultima versione dell’Aurelia berlina è la B12, lanciata nel 1954 e nuova per il motore portato a 2.266 cc, per una sostanziale revisione della carrozzeria e per l’adozione dei vetri azzurrati. La sospensione del retrotreno non è più a ruote indipendenti, ma con ponte De Dion. Alla B12, si aggiungono pochi autotelai destinati ai carrozzieri e denominati B55 e B56.
L’Aurelia B20 GT è una vettura sportiva elegante e signorile, ma capace anche di prestazioni di alto livello, una vera “gran turismo all’italiana”. Sei sono le serie successive in cui è realizzata, dal 1951 al 1958. La paternità del disegno originario è controversa tra la Pinin Farina, che assicurò la costruzione di 402 dei primi 500 esemplari prodotti (gli altri 98 furono assemblati dalla Carrozzeria Viotti) e Felice Mario Boano, all’epoca interessato nella Carrozzeria Ghia; la seconda serie è ristilizzata e costruita dalla Pinin Farina, la terza è totalmente ridisegnata sempre dalla Pinin Farina, che apporta, dalla quarta alla sesta serie, solo minime modifiche estetiche. Le prime due serie, costruite tra il 1951 e l’inizio di marzo 1953, hanno il motore di 1.991 cc da 75 CV (prima serie) e da 80 CV (seconda serie). Successivamente, dall’aprile 1953 al 1958, la cilindrata del motore passa a 2.451 cc con potenze di 118 CV (terza e quarta serie), 110 CV (quinta serie) e 112 CV (sesta serie).
Dal 1955 al 1958 è prodotta anche la B24, la versione aperta dell’Aurelia, nata da uno dei più classici ed affascinanti disegni di Pinin Farina ed inizialmente pensata per il mercato statunitense. E’ costruita in due allestimenti: la Spider del 1955, con la meccanica della B20 IV Serie e parabrezza avvolgente, e la Convertibile dal 1956 al 1958, con le meccaniche delle B20 GT V (1956) e VI serie (1957 e 1958), parabrezza normale, vetri discendenti e maniglie alle portiere. Le versioni sportive dell’Aurelia lasciano un segno profondo nella storia dell’automobile.
Accanto alle Aurelia berlina e sportive di serie saranno esposti anche degli allestimenti fuoriserie frutto del lavoro di carrozzieri, tra cui un paio di coupé di Vignale ed il prototipo “Florida”, creato da Pinin Farina ed antesignano della Flaminia. Senza contare alcune vetture da competizione come un’Aurelia B22, modello costruito per contrastare in gara l’Alfa Romeo 1900 TI, ed un’Aurelia B20 GT terza serie, ex-squadra ufficiale, con motore alimentato da tre carburatori , vittoriosa alla Liegi-Roma-Liegi del ’53
La mostra resterà aperta, fino al 24 marzo 2007. ”
Comunicato Stampa Museo Bonfanti-VIMAR