La puntata interamente dedicata alle bellezze di Verona..….e dintorni. E proprio nei “dintorni” della città scaligera, per l’esattezza a Villafranca, la trasmissione di Rai Due “Sereno Variabile”, condotta da Osvaldo Bevilacqua, ha scoperto il Museo Nicolis, oggi uno dei più importanti musei privati italiani dedicati alle auto e moto storiche, alle biciclette, ma anche agli strumenti musicali d’epoca, alle macchine fotografiche e per scrivere, agli oggetti inediti dell’ingegno umano.
Accompagnati in un viaggio televisivo che attraversa due secoli di storia contemporanea, i telespettatori potranno ammirare i “gioielli” di questo Museo fondato nel 2000 dall’imprenditore e collezionista veronese Luciano Nicolis, privato ma sin dall’inizio costantemente aperto al pubblico.
Per chi ama le innovazioni il Museo ha in serbo la “Motrice Pia”, il primo motore a scoppio funzionante a benzina che scatenò la competizione fra il veronese Enrico Bernardi e il tedesco Karl Benz, mentre gli appassionati di auto d’epoca potranno ammirare – per citarne solo alcune – la Isotta Fraschini, celebrata nel film Viale del Tramonto e amata da Gabriele d’Annunzio, la Lancia Astura Mille Miglia, unica al mondo e costruita appositamente per Luigi Villoresi, la Bugatti del 1931, la Ford Thunderbird del 1955, icona indiscussa della gioventù americana degli anni ‘ 50, o la Delahaye 135M del 1939 che il regista Marco Tullio Giordana ha di recente inserito nel film “Sanguepazzo”. Per i fan delle due ruote a motore il Nicolis mostra la Bianchi Tonale 175 cc del 1957, rivestita con una spettacolare carenatura, oppure la Norton Manx 500 Corsa del 1962, uno dei simboli nella storia del motociclismo o, per arrivare a epoche più recenti, la Yamaha YZF 500 del 1996. Ma fra le curiosità ci sono anche i primi velocipedi di inizio secolo, la Skootamota antesignana dello scooter oppure spettacolari “bolidi” a due ruote di epoche più recenti.
E se auto, moto e biciclette non sono sufficienti, nel racconto televisivo di Sereno Variabile ci sono anche macchine fotografiche e per scrivere (lo sapevate che visori in 3D erano già presenti in alcuni apparecchi fotografici del secolo scorso e che la mitica chiocciolina della posta elettronica @ compare già su alcune tastiere di fine 800?). Per gli amanti della musica, infine, una collezione inedita di strumenti musicali d’epoca. Una puntata di Serenovariabile assolutamente da non perdere, che può incuriosire, divertire e appassionare grandi e piccini, affidandosi a quel formidabile scopritore di tesori d’Italia che è Osvaldo Bevilacqua.