29 luglio 2010, Da oggi in mostra al Museo Nicolis di Villafranca il modello in scala della storica Auto Union Tipo C edizione limitata.
Un nuovo gioiello a quattro ruote arricchisce da oggi la collezione di auto storiche del Museo Nicolis di Villafranca.
É il modello in scala 1:2 della Auto Union Tipo C, leggendaria vettura da corsa Audi che la Casa dei quattro anelli ha donato al Museo Nicolis mettendo a disposizione del pubblico una testimonianza prestigiosa della storia dell’automobilismo.
“Siamo felici di accogliere questo modello” – ha commentato Silvia Nicolis, direttore del Museo di Villafranca, “ogni pezzo che viene ad ampliare le nostre collezioni ci aiuta a raccontare un nuovo capitolo della storia dell’automobilismo e, attraverso le auto, della evoluzione della società. L’automobile, infatti, è uno dei simboli della corsa alla modernizzazione che ha caratterizzato il Novecento e il nostro Museo ne custodisce tante splendide testimonianze. Inoltre, l’arrivo della Auto Union Tipo C segna l’inizio di una collaborazione con Audi, grande protagonista dell’automobilismo internazionale, e ci auguriamo che sia una collaborazione proficua e duratura.”
“Anche per noi questa iniziativa è motivo di grande orgoglio” – ha ribadito Michael Frisch, Direttore Audi Italia – “e la scelta di un partner come il Museo Nicolis non è casuale, sia per la ricchezza delle collezioni che ospita, sia per il modello di gestione imprenditoriale che ne fa un Museo all’avanguardia, costantemente proiettato verso il nuovo e, come tale, in linea con i nostri valori e la nostra missione.
Il modello che affidiamo oggi alla sapiente custodia del Nicolis ha segnato in modo importante la storia del nostro Marchio e della nostra Azienda. Auto Union, infatti, è stata protagonista della stagione d’oro dell’automobilismo sportivo e tanti piloti della nostra scuderia hanno trionfato al volante delle Silver Arrows”.
Le monoposto Auto Union hanno celebrato personaggi come Hans Stuck, Bernd Rosemeyer e, non ultimo, Tazio Nuvolari, un pilota il cui mito è intatto, in Italia e nel mondo. Nuvolari è stato al volante di Auto Union negli anni ’30, collezionando vittorie bellissime.
Anche per questo, Audi è uno dei partner storici del Gran Premio Nuvolari che si terrà dal 17 al 19 settembre ed è organizzato come sempre da Mantova Corse, su un percorso di 1000 km che interessa 6 regioni, 16 provincie e attraversa luoghi che ai tempi furono teatro di straordinarie vittorie del grande pilota mantovano.
Il Gran Premio, che quest’anno celebra il proprio ventennale, è un appuntamento imperdibile per chi ama le auto d’epoca, le corse leggendarie e per chi non vuole rinunciare all’atmosfera epica e alle emozioni che, ancora oggi, le corse di questo genere sanno regalare.
“Fra i trecento equipaggi internazionali già iscritti al Gran Premio” – ricorda Michael Frisch – ci sono molte splendide vetture con il marchio dei quattro anelli; desidero però sottolineare che il modello in scala che da oggi è in mostra al Museo Nicolis riproduce in modo perfetto le caratteristiche, il design e i più piccoli dettagli della versione originale.
Con questa rielaborazione, minuziosa e molto creativa, abbiamo pensato soprattutto ai ragazzi che, anche attraverso questi esemplari di piccola dimensione, possono avvicinarsi sia al mondo delle auto sportive sia alla cultura delle auto storiche e sentirsi – perché no – piloti leggendari!
Per festeggiare l’arrivo della Auto Union Tipo C e celebrare degnamente la grandezza di Nuvolari e della sua stagione sportiva, il Nicolis ha collocato la piccola vettura Audi proprio all’ingresso del Museo, in un’area dove si possono ammirare numerosi cimeli del campione. A fianco della vettura scintilla infatti la Coppa Vanderbilt, un calice in argento massiccio di quasi 70 kg per 70 cm di altezza che il miliardario George Vanderbilt commissionò nel 1936 alla Maison Cartier e che Nuvolari si aggiudicò proprio quell’anno, dopo una spettacolare gara di 300 miglia disputata sulla Roosevelt Raceway, nello stato di New York.
La coppa, passata l’anno successivo al tedesco Rosemeyer (sempre su Audi) non venne in seguito più assegnata e se ne persero le tracce per decenni. Solo nel 2006 Luciano Nicolis, fondatore del Museo e grande collezionista d’auto storiche, l’ha “ritrovata” negli Stati Uniti e riportata in Italia. Alcuni cimeli appartenuti al pilota mantovano arrivano dal Museo Nuvolari di Mantova.
Fra questi, il maglione di lana gialla, una divisa sportiva che Tazio non abbandonava mai e sulla quale aveva cucito le iniziali TN. Diceva ”il giallo porta buono”, sconvolgendo ogni convinzione scaramantica.
Da ammirare anche la tuta con lo stemma Auto Union che ha caratterizzato la grande stagione del pilota con la Casa tedesca.
Nel 1938, dopo il terribile incidente di Pau in cui rischia la vita, Nuvolari annuncia il ritiro dalle corse. Ma quando Auto Union lo contatta per sostituire Bernd Rosemeyer (scomparso quello stesso anno nel tentativo di primato sull’autostrada Francoforte-Darmstadt) Tazio firma il contratto con la Casa dei quattro anelli.
Con l’Auto Union conquisterà importanti vittorie, come il Gran Premio di Monza, il GP di Donington e quello di Jugoslavia l’anno successivo.
Questi e altri splendidi oggetti caratterizzano da oggi l’area che il Museo Nicolis ha espressamente allestito per la gioia di grandi e piccoli, studiosi e appassionati che, semplicemente, amano l’automobile e le storie che le auto raccontano.
Come la Auto Union Tipo C, la spettacolare new entry che celebra al Nicolis il Marchio dei quattro anelli e la leggenda di Tazio, detto Nivola.