Evento, The REB Concours, Roma
Villafranca di Verona, 09 giugno 2023 – Si è svolto a Roma dal 7 all’8 giugno, il prestigioso The REB Concours nella splendida cornice di Villa Alberico, la suggestiva dimora del principe Alberico Boncompagni Ludovisi.
Protagonista l’emozione, grazie alla presenza di oltre 50 vetture d’epoca suddivise per categorie e di una giuria composta da nomi noti provenienti dal mondo giornalistico, dello spettacolo, del cinema e delle istituzioni.
Silvia Nicolis del Museo Nicolis ha rappresentato la genialità italiana con l’esposizione (fuori concorso) della rara Zanussi 1100 Sport del 1952 ed il suo fascino senza tempo, testimonianza della maestria creativa made in italy e dell’indissolubile legame tra l’automobile e il design. Opera di Fioravante Zanussi e carrozzata dai Fratelli Vendrame di Treviso, è un pezzo unico, esempio delle auto “Speciali da corsa”, realizzate in Italia negli anni ’50.
Insieme al Nicolis hanno esposto le loro auto storiche altri tre importanti musei italiani: il MAUTO Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, il Museo Mille Miglia di Brescia con Maria Bussolati e il Museo Fratelli Cozzi di Legnano con Elisabetta Cozzi. Quattro ambasciatrici che oltre ad aver assegnato uno dei premi del concorso alla Alfa Romeo 6C 2300 B MM Berlinetta Touring del 1937, hanno dato vita al dibattito “L’automobile è femminile” come stabilì Gabriele D’Annunzio. Moderatrice Alessia Lautone, direttrice dell’agenzia di stampa LaPresse.
Sei le categorie in gara che sono state giudicate da illustri esponenti della società civile e delle istituzioni basandosi unicamente sull’emozione suscitata dai singoli modelli. Paolo Liguori, direttore di Tgcom 24, ha scelto “la più televisiva” la Rolls Royce Phantom III del 1937 protagonista del film Agente 007 missione Goldfinger, la giornalista e opinionista televisiva Sara Manfuso quella fra le “young timer” che l’ha maggiormente attratta la Ferrari 550 Maranello Fiorano del 1999; Francesca Lo Schiavo, ha premiato la Rolls Royce Phantom I del 1929 per “le anteguerra”, mentre il neo direttore dell’Unità Piero Sansonetti ha eletto la regina fra le “popular” la Fiat 600 Multipla del 1961 (per “le Bianchine” categoria a parte, dominus del giudizio il comandante generale della Guardia Costiera Nicola Carlone che ha premiato la Autobianchi Bianchina Berlina del 1966). L’attrice Serena Autieri si è lasciata emozionare emozionare dall’ Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1960 e infine il giudizio sulle “open” vinto dalla Jaguar E-Type OTS 4.2 del 1965 è stato affidato a Ilaria Capitani, vice direttore informazione e approfondimenti di Rai 3. Il Presidente di Giuria Benedetto Camerana ha consegnato infine il premio più importante all’auto “Bella come Roma” la Lancia Lambda spider Casaro del 1925.
“E’ stato un grande piacere aver rappresentato il mondo dei motori in questa cornice preziosa” afferma Silvia Nicolis “un’esperienza unica nel suo genere; oltre alla bellezza che abbiamo ammirato è stato un importante confronto tra musei, appassionati ed Istituzioni”.
Nella ricorrenza dei 75 anni dall’entrata in vigore della nostra Carta Costituzionale è stato infatti consegnato anche il premio “art. 16” alla Fiat 600 berlina del 1956, decretato dal costituzionalista Alfonso Celotto, in base alle sue preferenze sul “diritto alla circolazione”. Valerio Berruti, direttore di Repubblica Motori, ha assegnato il premio “Aci storico” alla Lamborghini Miura S del 1969 del mentre il premio “gentleman Award” è stato conferito da Luca Giannelli, capo redattore LA7 News alla Lancia Aurelia B52 del 1952.
Come ogni anno a concludere le due giornate del REB il concerto della Fanfara della Polizia di Stato. Da sottolineare altre due partecipazioni all’edizione 2023 che fanno bene al cuore: contorno di 300 ragazzi dell’Istituto tecnico Gerini del corso di restauro e riparazione veicoli a motore (una professione che rischia di scomparire e mette in apprensione tutti gli amanti delle storiche); e una doppia postazione “Cuori e Motori”, la campagna di prevenzione per le malattie cardiache promossa dall’Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari (INRC):
Tutte le informazioni su rebconcours.com
press@museonicolis.com Mob. +39 348 4128747
Follow us on Instagram | Facebook | Twitter | Linkedin Social board @museonicolis
Nota per la redazione
ZANUSSI 1100 SPORT, 1952
Fioravante Zanussi (Pasiano di Pordenone 1894 – Treviso 1960) è stato un pilota amatoriale, un preparatore ed un piccolo produttore di autovetture da corsa. Nella sua officina di Treviso, attiva dal 1919, ha preparato centinaia di vetture per i piloti locali ma, ad oggi, sono solo 7 le vetture che risultano prodotte dalla Zanussi, con la prima, una Fiat 508 C 1100, realizzata appena prima della seconda guerra mondiale, con la quale il pilota trevigiano Alberto Comirato vinse il titolo di Campione Italiano nel 1939.
Nel dicembre del 1951, Zanussi acquista un’Alfa Romeo 6C 1750 Compressore del 1929: a partire dai documenti di questa vettura e annotando le trasformazioni nell’Ottobre del 1952, realizza la sua Zanussi 1100 Sport. Si tratta di una vettura completamente nuova, esemplare unico, dotata di un telaio di sua creazione, a piattaforma e rastremato nella parte frontale, con il pavimento piatto, in acciaio a sezione rettangolare. Inizialmente la Zanussi 1100 Sport è equipaggiata con il motore dell’Alfa Romeo 6C privato di due cilindri (il 5° ed il 6°) con un’ardita trasformazione realizzata dallo stesso Zanussi, portato ad una cilindrata di 1168 cc.
Probabilmente per motivi di affidabilità, già alla fine del 1960 al momento della vendita effettuata dagli eredi Zanussi, la vettura monta un motore Fiat Tipo 1100 B di 1086 cc. La modifica è ufficialmente annotata nell’estate del 1961, al momento del rilascio del nuovo libretto di circolazione per “l’Alfa Romeo Tipo Zanussi”.La carrozzeria in alluminio tipo barchetta è opera della Carrozzeria Fratelli Vendrame di Treviso, che ha vestito tutte le Zanussi. Si tratta di un meraviglioso esempio delle cosiddette “speciali da corsa”, solitamente su base Fiat che offriva anche un contributo per questo tipo di utilizzo, realizzate in Italia nel corso degli anni ’50 da una moltitudine di preparatori locali per poter correre malgrado i pochi mezzi finanziari.
MUSEO NICOLIS
Tra le più emozionanti e suggestive esposizioni private nel panorama internazionale, il Museo Nicolis di Verona narra la storia della tecnologia e del design del XX secolo. Il riconoscimento dell’eccellenza gli deriva oggi dall’attribuzione del più ambito e prestigioso premio nel panorama mondiale dell’auto classica: Museum of the Year a The Historic Motoring Awards a Londra e del Ruoteclassiche “Best in Classic – Museo dell’Anno”, il gran galà del motorismo storico più ambito nel panorama dell’automobilismo. Ulteriore testimonianza del valore delle sue collezioni viene sancito con l’entrata di Villafranca nel circuito Città dei Motori, la rete che unisce i 27 Comuni italiani, che propongono il meglio del nostro Paese in questo campo assieme a brand internazionali come Pagani, Lamborghini, Ferrari, con cui il Museo collabora attivamente.
La nascita del Museo si deve alla grande passione di Luciano Nicolis. La storia di una vita che ha trovato la sua collocazione in uno spazio espositivo di 6000 mq nel duemila, anno della sua inaugurazione. I suoi capolavori sono stati suddivisi in dieci diverse collezioni con l’obiettivo di costruire un percorso organico, professionalmente qualificato e strutturato per soddisfare il visitatore più esigente. Un percorso nella storia del Novecento fra storie, stili di vita, sport e miti nei diversi periodi storici. L’opportunità di conoscere i nostri tesori che compongono le dieci prestigiose collezioni: ore speciali per ricaricarsi, pronti a tornare alle occupazioni quotidiane con un’esperienza unica nel proprio bagaglio. Impossibile non rimanere sorpresi e affascinati da oggetti e opere d’arte che l’ingegno dell’uomo ha saputo creare. Non è un caso che il Museo Nicolis rappresenti un “unicum” nel suo genere e venga indicato come emblematico della moderna cultura d’impresa. Concetti di “raccolta e riutilizzo” che hanno guidato la crescita del Gruppo Lamacart, sono gli stessi che hanno alimentato la passione di Luciano per il collezionismo, consentendogli di percepire il pregio di raffinati prodotti al momento dimenticati e ritenuti senza valore.
Il talento del suo Fondatore spiega solo in parte il successo del Museo Nicolis; alla base della sua affermazione c’è la gestione imprenditoriale della struttura affidata a Silvia Nicolis, presidente del Museo e figlia di Luciano, che ha puntato sulla promozione della cultura, sul turismo e sulla valorizzazione del territorio, esprimendo appieno la propria vocazione imprenditoriale. Silvia Nicolis ricopre il ruolo di vice presidente di Museimpresa, l’associazione che fa capo ad Assolombarda e Confindustria per la valorizzazione del patrimonio di storia industriale italiana. È inoltre membro di Giunta di Camera di Commercio Verona con delega al Turismo e componente del Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria nazionale.
Dove: Museo Nicolis | Villafranca di Verona | Viale Postumia, 71
Quando: Dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00 continuato. Chiuso il lunedì.
Contatti: info@museonicolis.com tel +39 045 6303289 – 6304959 fax +39 045 7979493
Tariffe: INTERO €14 | RIDOTTO € 12 | BAMBINI 6-10 ANNI € 6 | 0-5 ANNI OMAGGIO Link al Listino