Fiat, 1975, 500 R
Fiat "500 R", 1975
La Fiat Nuova 500 Trasformabile fu presentata il 4 luglio 1957 a Torino con un lunghissimo corteo di esemplari che, partito dallo stabilimento Mirafiori, si snodò per le vie della città: la Casa torinese puntava molto sul nuovo modello e anche il primo impatto con il pubblico doveva essere sensazionale. Contrariamente a quello che si pensa per una vettura entrata nella storia, la Nuova 500 ebbe un avvio commerciale lento e stentato: troppo spartana, troppo lenta e soprattutto con un prezzo di vendita, 490.000 lire, troppo vicino a quello della sorella maggiore, la 600, che offriva molto di più.
La Fiat corse ai ripari e già nel novembre di quello stesso 1957 presentò una versione potenziata e meglio rifinita: pochi ma essenziali ritocchi che, grazie anche all’immediato uso della vettura in corsa, decretarono l’inizio del suo successo. Simbolo di più di una generazione, la 500 è stata prodotta, fino al 1975, in circa 4.000.000 di esemplari (Autobianchi Bianchina compresa) e ha letteralmente invaso le strade italiane contribuendo al “boom economico” nazionale.
Era la vettura ideale per gli operai e i neo patentati, ma anche per coloro che già allora potevano permettersi una seconda automobile, per la moglie o per il solo uso cittadino.
Il modello esposto al Museo Nicolis è una 500 R: è l’ultima versione della “piccola grande vettura” e monta già il motore, depotenziato, della 126, sua erede designata.