6 maggio 2012, il Museo Nicolis partecipa al XIII Gran Premio Città di Verona con l’iconica Lancia Astura MM del 1938, equipaggio #6 Mozzi-Biacca che si aggiudica il 5° posto assoluto.
“Con 4 ” Manovella d’Oro”, delle quali le ultime 3 consecutive, l’Historic Cars Club Verona ha proposto agli appassionati il suo XIII Gran Premio città di Verona svoltosi il 5 e 6 maggio u.s.. valevole come seconda prova del prestigioso Super Trofeo ASI G.Munaron. Un evento appassionante che ha avuto come prottagonisti equipaggi di alto livello ed auto storiche davvero uniche come è tradizione di questa gara di regolarità classica. Partenza con passaggio sul ponte di Castelvecchio, una concessione eccezionale che nemmeno la blasonata Mille Miglia ha ottenuto e poi la passerella per tutto il centro storico prima di scavalcare le Torricelle, famosa gara automobilistica e motociclistica fino agli anni “50”, per dirigersi verso la Valpolicella e la Valdadige tra filari di viti e maestosi oliveti. La giornata del sabato con oltre 200 chilometri di percorso sui totali 300 è stata la più impegnetiva, anche per la pioggia battente ed addirittura la grandine il località sant’Anna d’Alfaedo ed è stato un peccato l’arrivo a Garda, praticamente deserta per un furioso temporale che imperversava sulla zona. Comunque nessun ritiro, nessuna prova annullata, radar nuovi di zecca a sostituire quelli dei piloti delle”barchette”bagnati fradici e, dopo la cena ufficiale ed un meritato riposo, tutti pronti per la “cavalcata”di ritorno della domenica verso Verona. Un controllo orario presso il Museo Nicolis per onorare la memoria del fondatore recentemente scomparso, le ultime prove concatenate alle porte della città e finalmente, percorrendo Corso Porta Nuova, l’ingresso in piazza Brà e l’esposizione delle vetture sul “Liston”, elegante passeggio dei veronesi. Pranzo e premiazioni alla Gran Guardio con vista Arena e Palazzo Barbieri.Vincitore assoluto Maurizio Aiolfi su Fiat Osca 1500 che, in solitaria, ha trionfato davanti a Gian Maria Aghem su Lancia Fulvia coupè”.