“IL MUSEO SI METTE IN MOSTRA”

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“IL MUSEO SI METTE IN MOSTRA”

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ArenaMuseOpera


“IL MUSEO SI METTE IN MOSTRA”


In occasione del Festival del Centenario dell'Arena


Il museo dedicato all’Opera


ha inaugurato tre nuove esposizioni:


AMO Pavarotti, AMO L’Arena e lo spazio fotografico ARENA DI VERONA


 
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In occasione del Centenario del Festival lirico dell'Arena di Verona, raggiunge il suo compimento la missione di AMO - Arena MuseOpera: contribuire alla valorizzazione e alla divulgazione della cultura Operistica Italiana che tutto il mondo ci invidia.

AMO, il Museo della Fondazione Arena dedicato alla creatività e dell’eccellenza dell’Opera Lirica Italiana, conferma l’obiettivo di far conoscere al largo pubblico “la grande macchina creativa” che si nasconde dietro la nascita di un’opera lirica, perché ne possa ricavare un’esperienza unica nel suo genere. Il 23 aprile scorso, all’interno dello storico Palazzo Forti a Verona, AMO ha inaugurato tre nuovi allestimenti, che - compresa l'esposizione permanente DALL’IDEA ALLA SCENA aperta nel 2012 - si dispiegano su 5000 metri quadrati, completando il progetto dedicato al mondo dell’Opera e trasformando ArenaMuseOpera in un luogo d’incontro tra le diverse espressioni artistiche che ruotano intorno alla creatività e ai diversi talenti.

Il riferimento assoluto per quel che riguarda la storia della lirica italiana a livello internazionale è senza dubbio il maestro Luciano Pavarotti e proprio a lui è dedicata la prima delle nuove esposizioni, al piano terra del Museo. Nelle nove “stanze” di AMO Pavarotti, la Voce si racconta attraverso uno straordinario percorso di video emozionanti, restaurati ed elaborati graficamente: grandi installazioni multischermo, strutture video trasparenti e di tessuto, dall'effetto tridimensionale e di grande impatto emotivo, disposte a ricordare le quinte di un palcoscenico; una speciale e originalissima timeline che trasmette un emozionante collage fotografico animato, in un avvolgente panorama a 180°, accompagnato da musiche, effetti sonori e - su tutto - dalla voce stessa del Maestro che canta e racconta. Per il pubblico e gli appassionati è assicurata una grande esclusiva: la registrazione delle prove mai vista prima di Luciano Pavarotti che si apprestava a interpretare nuovamente Turandot, vent’anni dopo la sua ultima recita nel ruolo di Calaf. Si tratta di un raro documento video che risale al 27 settembre 1997, della Turandot andata in scena Metropolitan Opera House di New York, diretta da James Levine con la regia Franco Zeffirelli. E ancora: immagini mai viste, oggetti che rivelano il Maestro e il suo strettissimo rapporto con l’Arena, le sue opere preferite, la registrazione dei suoi 9 do di petto, i costumi, gli spartiti, le onorificenze, le fotografie con le celebrità e i capi di stato, i carteggi verdiani di proprietà del Maestro e le testimonianze della vita di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, apprezzato a livello planetario per la sua magnifica voce e per essere stato ambasciatore del “bel canto” e della cultura italiana nel mondo. AMO Pavarotti è stata presentata a New York il 16 aprile, in occasione dell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti ed è destinata a girare il mondo.

Curatela: Fondazione Luciano Pavarotti, Kikka Ricchio - Direttore AMO

Promosso da F&P, Fondazione Luciano Pavarotti, Fondazione Arena Di Verona

Si prosegue con AMO L’ARENA - 100 anni di Festival attraverso 200 anni di Verdi: in occasione del Festival del Centenario dell’Arena di Verona (nato nel 1913 per commemorare il primo centenario della nascita di Giuseppe Verdi) al terzo piano di Palazzo Forti, musica, immagini e documenti mai esposti della Fondazione Arena di Verona, rievocano il Centenario del Festival Lirico attraverso gli allestimenti scenici. E la musica di Giuseppe Verdi, legato inscindibilmente a Verona, rappresenta la chiave che interpreta alcuni aspetti essenziali del Centenario. Vengono esposti documenti originali e digitali dal 1913 al 2013 provenienti dal prezioso Archivio Storico della Fondazione, con un particolare ed evocativo omaggio a Verdi, il cui rapporto con Verona ha certamente influito sulla caratterizzazione dei suoi personaggi, sugli allestimenti, i costumi e le scenografie delle sue opere, che emergono allora come autentica “colonna sonora” areniana lunga ben 100 anni. Lo spettatore può toccare e sentire l’opera verdiana, come immerso in Arena, sperimentando l’emozione del palco.

Curatela: Kikka Ricchio - Direttore AMO

Nella zona Archeologica di AMO, al piano terra, si trova l’esposizione fotografica ARENA DI VERONA, un secolo di immagini e suggestioni: 100 fotografie, stampate in grande formato dagli originali conservati nell’Archivio della Fondazione Arena e appositamente restaurati, sono realizzate con tecnica digitale fine-art su speciale carta baritata, per raccontare un secolo di storia della stagione lirica nell’Arena di Verona. Cento fotografie che partendo dal 1913, in un percorso cronologico, accompagnano il pubblico all’affascinante scoperta di spettacolari scenografie e regie, di direttori d’orchestra, e grandi interpreti, di giovani promesse e ballerini, e ci mostrano immagini evocative degli spettatori dell’inizio ‘900 nel maestoso anfiteatro areniano.

Curatela: Sirio e Alessandra Tommasoli

Ricordiamo DALL’IDEA ALLA SCENA - l’esposizione permanente inaugurata nel 2012 al piano nobile di Palazzo Forti - che esplora la creatività dei grandi compositori: originali delle partiture autografe, lettere, appunti di Bellini, Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini, presentati al pubblico tutti insieme per la prima volta. E ancora: costumi e scenografie in dimensioni reale, bozzetti, fotografie, carteggi, libretti e figurini. Il visitatore viene guidato e accompagnato attraverso il sorprendente processo creativo della messa in scena di un'opera: dal primo schizzo alla rappresentazione teatrale, dalla stesura del libretto alla scrittura della partitura, dal disegno delle scenografie e dei costumi alla preparazione dei cantanti, fino all'effettiva produzione teatrale. I materiali esposti hanno carattere storico e documentaristico, in parte provenienti dal glorioso Archivio Ricordi e in parte dall'Archivio dell'Arena.

Curatela: Kikka Ricchio - Direttore AMO


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