Isotta Fraschini, 1929, Tipo 8A/S, Carrozzeria Castagna

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Veicolo
Marca: Isotta Fraschini
Modello: Tipo 8A/S
N. Cilindri / Cilindrata: 8 in linea/7370 cc
Potenza: 155 CV
Velocità: 160 km/h
Lunghezza: 550 cm
Larghezza: 181 cm
Altezza: 185 cm
Anno: 1929
Marca carrozzeria: Castagna
Tipo carrozzeria: Coupè de Ville

Isotta Fraschini, 1929, Tipo 8A/S, Carrozzeria Castagna


Isotta Fraschini "Tipo 8A/S", Carrozzeria Castagna, 1929


Isotta Fraschini: Il Lusso Senza Tempo dell’Automobilismo Italiano
La Società Milanese d'Automobili Isotta Fraschini nasce a Milano nel 1900, fondata da un gruppo di appassionati e facoltosi imprenditori. In breve tempo, si afferma come il marchio più prestigioso dell’automobilismo italiano di lusso. Nel 1919, Isotta Fraschini presenta la leggendaria Tipo 8, una delle prime vetture di serie al mondo equipaggiata con un motore 8 cilindri in linea. Prodotta esclusivamente come autotelaio, viene impreziosita dalle più raffinate carrozzerie dell’epoca, rendendola un’icona senza tempo. Le sue dimensioni monumentali e gli interni sontuosi trasformano ogni viaggio in un’esperienza esclusiva: cristalli, argenti, radica pregiata e tappezzerie damascate creano un ambiente degno di un raffinato salotto. Nulla è lasciato al caso: dai set da viaggio dedicati alla signora fino agli accessori per il gentleman, come il sofisticato “piega baffi”.  Il Museo Nicolis custodisce anche una Isotta Fraschini del 1929 ma tipo 8A sempre realizzata dalla Carrozzeria Castagna e ben quattro motori IF statici testimoni di un’epoca d’oro dell’automobile.


"... c'era un'altra ospite nel garage, una enorme automobile straniera, una di quelle enormi divoratrici di benzina, aveva il bollo del 1932, supposi che i proprietari se ne fossero andati quell'anno... "
".. a che ci servono due auto io ne ho una .. e non è una di quelle orribili vasche da bagno tutte cromate di oggi .. è una Isotta Fraschini... non avete mai visto una Isotta Fraschini? Non le facevano in serie quelle! Mi costò 28.000 dollari! ... così Max riesumò quella vecchia vaporiera e la lustrò per benino. Lei mi scorazzava in lunghe e solenni passeggiate. La macchina era tappezzata in pelle di leopardo e aveva uno di quei telefoni interni placcato in oro..." dal Film Viale del Tramontol’automobile di Norma Desmond era una splendida Isotta Fraschini degli anni Venti.


Luciano Nicolis racconta: "L’esemplare esposto viene dalla Pennsylvania, mi dissero che il suo ultimo proprietario fu un commerciante di carbone. Passò anche fra le mani del figlio del poeta Gabriele D'Annunzio, Veniero, rappresentante della Isotta Fraschini per gli USA. Gente ricca che per esprimere il proprio status viaggiava su auto di lusso. Ho impiegato 12 anni per restaurala".
"Provate a pensare alla cultura: anche leggere il libretto di istruzione per restaurare un'automobile è fare cultura. Bisogna continuamente leggere e leggendo s'impara. La passione è un motivo per fare cultura. E' un qualcosa che vale di più del denaro, che dà una grande soddisfazione interiore. Questo vale per questa macchina e per tutte le Isotta Fraschini.
L'Isotta Fraschini non veniva carrozzata e quindi veniva passata alle carrozzerie tra cui Farina, Sala e Castagna che erano molto di moda. Quest'ultima era una carrozzeria di lusso in cui si facevano solo macchine di gran lusso. Qui gli operai venivano incentivati a operare continuamente delle piccole modifiche che arricchivano il modello e di conseguenza anche il prezzo saliva.  A fine anno il proprietario della carrozzeria premiava l'operaio che aveva avuto le idee migliori.
Agli inizi si pensava che l'automobile venisse mossa dal demonio, tanto che il Vescovo di Napoli cercava di far sparire il diavolo con l'acqua santa, senza riuscirci ovviamente. Gli autisti invece venivano visti come degli astronauti. Siccome non c'era la patente , all'automobilista veniva dato un libretto con le istruzioni. Per girare a destra o a sinistra bastava semplicemente mettere fuori una mano, così come per fermarsi bastava un cenno. Bisognava rispettare anche i pedoni, c'era una sorta di competizione tra automobilista e pedone: l'automobilista aveva come un'arma a disposizione. Si doveva dare la precedenza ai carretti, le strade erano strette all'epoca. L'automobilista doveva stare molto attento".
"Questo é un motore 8 AS che a differenza dell'8 A, che era il più diffuso, ha il carburatore applicato direttamente sui cilindri mentre l'8 AS ha l'aspirazione sulle testate. Il motore é ancora molto grosso, ha 7500 di cilindrata. Si poteva pensare che consumasse molto. Al contrario questo è un motore che fa pochi giri di conseguenza consuma poco. La sua potenza è così elevata che ha solo tre marce… io parto spesso in seconda per non dover cambiare la marcia."
"Dal finestrino centrale sul soffitto di questa macchina usciva il fumo della pipa. Dalla parte destra la signora dava gli ordini all'autista premendo dei pulsanti elettrici su cui c'era scritto - vai piano, corri, gira a destra ecc - i comandi si illuminavano sul cruscotto: era la donna che dava gli ordini. Una volta la donna curava molto la propria immagine a differenza di oggi."
"Ho conosciuto personalmente Carlo Castagna, il figlio, che ha recuperato per me tutte le informazioni della vettura, raccontandomi di quando lui aveva venduto questa vettura con il figlio di Gabriele D’Annunzio che si chiamava Veniero, percorrendo le strade di New York con le dive del cinema. Infatti sulle mie carte, per me, ha scritto: “ricordando il passato...”

Un Restauro fatto di Arte, Cultura e Passione: Per 12 anni, Luciano Nicolis ha dedicato impegno e risorse per riportare questa straordinaria vettura al suo antico splendore. Il risultato è un capolavoro che celebra la grandezza di un’auto leggendaria. Restaurare un oggetto d’epoca non è solo un esercizio di abilità tecnica e manuale: è un’opera d’arte, un viaggio attraverso la storia, la ricerca e il rispetto delle sue origini. È un lavoro meticoloso, riservato a chi comprende l’importanza di ogni più piccolo dettaglio e non accetta compromessi. Questa lunga e paziente opera di recupero non è solo una sfida, ma una promessa mantenuta: far rivivere ciò che il tempo sembrava aver cancellato, restituendoci, intatta, la bellezza e il valore di un’epoca.


Guarda i VIDEO sulla nostra IGTV con il racconto di Luciano Nicolis Video 1 | Video 2 | Video 3
Guarda la clip Instagram sui segreti della nostra Isotta Fraschini.
Curiosità: nel 1977 Pippo Franco dedica una canzone per bambini alla Isotta, guarda il VIDEO.

Curiosità – Isotta Fraschini Coupé de Ville
Un’icona di eleganza e raffinatezza: Il design esclusivo del modello Coupé de Ville separava nettamente l’autista dai passeggeri. L’abitacolo del conducente poteva essere scoperto, mentre quello dei signori, in questo caso, era chiuso per garantire il massimo comfort. "Fanali d’autore" i fari anteriori erano un vero capolavoro di vetro molato, sezionabili, numerati e facilmente ispezionabili. "Targa storica" La vettura conserva la targa originale 1836-569.
Proprietari illustri: Tra i celebri possessori di una Isotta Fraschini, spiccano il poeta e scrittore italiano Gabriele D’Annunzio grande appassionato di automobili di lusso, Rodolfo Valentino famoso attore italo-americano del cinema muto che possedeva un modello personalizzato con interni in pelle effetto lucertola, il monarca egiziano Farouk d’Egitto , noto per la sua passione per le auto di lusso, lo Scià di Persia, anche lui tra i reali che hanno scelto Isotta Fraschini per il suo prestigio ed eleganza. Anche BillyBis, eroe dei fumetti anni '70 della rivista Intrepido, ne possedeva una.
Dettagli e accessori esclusivi: All’interno si trovano accessori raffinati "Nécessaire di lusso" come un piega baffi, lucida unghie, uncino per lacci e un’agendina con pagine originali. Tutti i dettagli sono realizzati in argento pregiato. "Raschiafango" con luce di cortesia, ossia pedane per pulire le calzature illuminate da una luce in cristallo molato. Vano batteria e vano attrezzi posizionati sulle pedane per un accesso pratico e funzionale.
Interni prestigiosi per autista e passeggeri e rivestimenti personalizzati: i sedili dell'autista erano in pelle stampata effetto lucertola, un dettaglio ispirato proprio da Rodolfo Valentino, che aveva richiesto lo stesso tipo di finitura per la sua Isotta Fraschini. I passeggeri erano avvolti da un morbido panno pregiato, abbinato ai colori esterni della vettura, più caldo e sofisticato rispetto alla pelle.
Optional: Iniziali "LN" (Luciano Nicolis) sulle portiere, un’usanza diffusa all’epoca per personalizzare le carrozzerie su misura.Piccolo Tetto apribile interno in cristallo molato. Retine per proteggere le velette delle signore. Cordoli per appendere i cilindri da uomo capovolti. Tendine a rullo su tutti i vetri per oscurare l’abitacolo. Vasetto in cristallo porta fiori, dove il cameriere disponeva fiori freschi prima della partenza. Sedili posteriori pieghevoli (strapuntino) per bambini o ospiti. Tecnologia e dettagli sartoriali come i comandi a distanza per i passeggeri: una consolle luminosa accanto al volante segnalava gli ordini ricevuti dai passeggeri, attivati tramite la pulsantiera posta vicino ai sedili posteriori. I vetri interni divisori erano scorrevoli, permettendo la comunicazione con l’autista. Un dettaglio raffinato: alzando il vetro con la manovella, una piccola persianina argentata si sollevava automaticamente per coprire la fessura. Sul lato del passeggero era presente un accendisigari e i comandi della luce interna. La radica interna è ancora quella originale dell’epoca. Maniglia esterna sulla porta per aiutare i passeggeri a salire a bordo.  Baule posteriore asportabile per il trasporto dei bagagli. Freccia direzionale a forma di mano sotto il baule, un dettaglio curioso e distintivo.


Questa vettura non è solo un'auto, ma un simbolo di lusso, innovazione e stile senza tempo.

Nel 1990, guidata da Luciano Nicolis, si aggiudica a Parigi, al celebre concorso internazionale “Louis Vuitton Classic” il “Prix Puiforcat”
Nel 1990, guidata da Luciano Nicolis, si aggiudica a Torino, al Concorso di Eleganza ASI, il 1° Premio e il Premio "Memorial Gigi Bonfanti"
Nel 1990, guidata da Luciano Nicolis, partecipa al Concorso di Eleganza Castello di Miramare, Trieste
Nel 1994 Concorso “Firenze Automobili d’Antiquariato”, vince come miglior restauro
Nel 1998, guidata da Luciano Nicolis, si aggiudica il 2° Assoluto al "Concorso di Eleganza del Tigullio" riservato solo a vetture Isotta Fraschini
Nel 1999, viene esposta al "Museo dell'Automobile Luigi Bonfanti" per la Mostra "Isotta Fraschini 100 ANNI"
Nel 2002, Raduno Isotta Fraschini al Museo Nicolis
Nel 2004, guidata da Luciano Nicolis, partecipa al "Concorso di Eleganza di Ville d'Este"
Nel 2013, viene rappresentata a Milano alla Mostra "Che Storie!" di Museimpresa.

Shooting
2000 Mostra Auto fra le stelle
2004 Shooting, Fasoli Gioielli
2007 Shooting, Calze Levante
2017 Shooting, Oldtimer MARKT
2023 RSI Radiotevisione svizzera, intervista
2024 Studio Aperto MAG - Drive Up, Itali 1, Mediaset (al minuto 16:11)