Si chiama “ Concorso d’Eleganza Villa d’Este” - E non c’è da stupirsi che si svolga proprio qui , sin dal 1929, l’esposizione di alcune fra le vetture d’epoca più belle del mondo - costruite fra gli anni Venti e Settanta - che in questo luogo incantato, in uno dei punti più spettacolari e romantici del Lago di Como, trovano la cornice migliore per valorizzare lo straordinario patrimonio di bellezza, cultura, tradizione, di cui sono portatrici.
Lusso senza ostentazione, servizio impeccabile, raffinatezza, efficienza organizzativa, sono i valori riconosciuti di una manifestazione che ogni anno attira un pubblico esclusivo di appassionati, collezionisti, media da tutto il mondo.
Fra le 50 vetture d’autore che quest’anno si offrono alle valutazioni della Giuria e all’ammirazione del pubblico c’è anche la “Maserati A6 1500” del 1947 del Museo Nicolis di Villafranca. Una vettura che ha non solo i requisiti tecnici, di bellezza ed eleganza per competere con titolatissime rivali ma che ha scritto un capitolo importante nella storia dell’automobilismo italiano. E’ una storia che ci riporta all’ inverno del 1939 - 1940 quando l’industriale modenese Adolfo Orsi ( già proprietario della Maserati dal 1937 ) decise di trasferire l’azienda bolognese a Modena. Nel 1940 partì il progetto della prima Maserati da mettere “su strada”, progetto purtroppo bloccato dalla seconda Guerra Mondiale.
Nel 1947 il primo prototipo, un coupé con fari a scomparsa disegnato dal grande Pinin Farina venne presentato al Salone di Ginevra.
Nell’Ottobre del 1947 la vettura del Museo Nicolis, la seconda costruita, venne esposta dalla Carrozzeria Pinin Farina alla 1° Mostra della Carrozzeria Italiana al Palazzo della Triennale di Milano.
Il modello presenta alcune differenze estetiche rispetto al prototipo originale come, per esempio, i fari, il doppio vetro laterale, il lunotto, l’andamento della coda.
Nel 1950 la vettura venne esportata in Argentina. Rientrata in Italia alla fine degli anni ’70, nel 2007 venne acquistata da Luciano Nicolis, grande collezionista e fondatore del Museo che l’ha perfettamente restaurata, ripristinandone le caratteristiche originarie fin nei minimi dettagli e restituendo alla storia dell’automobilismo non solo un autentico gioiello, ma un pezzo di storia che sarebbe altrimenti andato perduto.
La partecipazione al “Concorso di Eleganza di Villa d’Este” con una macchina che rappresenta una delle star del Museo (la collezione di vetture d’epoca di Villafranca comprende oggi oltre 200 vetture, tutte perfettamente funzionanti) è una testimonianza non solo del ruolo che il Museo Nicolis svolge nel settore della cultura e nel collezionismo d’auto d’epoca, ma vuole essere anche un omaggio affettuoso a Luciano Nicolis, scomparso qualche settimana fa e che ha partecipato da protagonista a innumerevoli concorsi e raduni di auto d’epoca
La “Maserati A6 1500” del 1947 è stata scelta per la mostra inaugurale del nuovo Museo Casa Enzo Ferrari di Modena come una delle vetture più significative nate a Modena.
Lusso senza ostentazione, servizio impeccabile, raffinatezza, efficienza organizzativa, sono i valori riconosciuti di una manifestazione che ogni anno attira un pubblico esclusivo di appassionati, collezionisti, media da tutto il mondo.
Fra le 50 vetture d’autore che quest’anno si offrono alle valutazioni della Giuria e all’ammirazione del pubblico c’è anche la “Maserati A6 1500” del 1947 del Museo Nicolis di Villafranca. Una vettura che ha non solo i requisiti tecnici, di bellezza ed eleganza per competere con titolatissime rivali ma che ha scritto un capitolo importante nella storia dell’automobilismo italiano. E’ una storia che ci riporta all’ inverno del 1939 - 1940 quando l’industriale modenese Adolfo Orsi ( già proprietario della Maserati dal 1937 ) decise di trasferire l’azienda bolognese a Modena. Nel 1940 partì il progetto della prima Maserati da mettere “su strada”, progetto purtroppo bloccato dalla seconda Guerra Mondiale.
Nel 1947 il primo prototipo, un coupé con fari a scomparsa disegnato dal grande Pinin Farina venne presentato al Salone di Ginevra.
Nell’Ottobre del 1947 la vettura del Museo Nicolis, la seconda costruita, venne esposta dalla Carrozzeria Pinin Farina alla 1° Mostra della Carrozzeria Italiana al Palazzo della Triennale di Milano.
Il modello presenta alcune differenze estetiche rispetto al prototipo originale come, per esempio, i fari, il doppio vetro laterale, il lunotto, l’andamento della coda.
Nel 1950 la vettura venne esportata in Argentina. Rientrata in Italia alla fine degli anni ’70, nel 2007 venne acquistata da Luciano Nicolis, grande collezionista e fondatore del Museo che l’ha perfettamente restaurata, ripristinandone le caratteristiche originarie fin nei minimi dettagli e restituendo alla storia dell’automobilismo non solo un autentico gioiello, ma un pezzo di storia che sarebbe altrimenti andato perduto.
La partecipazione al “Concorso di Eleganza di Villa d’Este” con una macchina che rappresenta una delle star del Museo (la collezione di vetture d’epoca di Villafranca comprende oggi oltre 200 vetture, tutte perfettamente funzionanti) è una testimonianza non solo del ruolo che il Museo Nicolis svolge nel settore della cultura e nel collezionismo d’auto d’epoca, ma vuole essere anche un omaggio affettuoso a Luciano Nicolis, scomparso qualche settimana fa e che ha partecipato da protagonista a innumerevoli concorsi e raduni di auto d’epoca
La “Maserati A6 1500” del 1947 è stata scelta per la mostra inaugurale del nuovo Museo Casa Enzo Ferrari di Modena come una delle vetture più significative nate a Modena.