Il Giro d’Italia, il Tour de France, la Vuelta e le grandi classiche del ciclismo affascinano da sempre milioni di appassionati che affollano le strade d’Europa e li tengono incollati agli schermi per assistere alle prodezze dei grandi campioni.
Le storie di corridori come Coppi e Bartali, come Binda, Brunero e Girardengo, sono entrate nel mito italiano grazie a imprese leggendarie.
A tutti coloro che amano questo meraviglioso strumento e le belle storie che può raccontare, è dedicata la stupefacente collezione del Museo Nicolis, che comprende modelli rarissimi in pregevole stato di conservazione. Per celebrare l’imminente arrivo del Giro d’Italia a Verona, sceglie di affidare ad alcuni incomparabili pezzi della sua collezione la narrazione di questa straordinaria competizione e degli uomini che l’hanno resa celebre.
Sono le inimitabili bici da corsa della tradizione italiana quelle del Nicolis, che grazie all’abilità dei loro progettisti hanno contribuito alla gloria di impareggiabili campioni.
La proposta è allettante ed inedita: la Coppi Special del 1955, pezzo di straordinaria rarità, la Bianchi Modello Tour de France del 1949 che proprio quest’anno festeggia il Centesimo Anniversario della nascita di Fausto Coppi e la Legnano del 1948 in ricordo di Gino Bartali, sono solo una selezione, che insieme a sorprendenti e originali memorabilia legati alle corse, introduce alla scoperta di una delle più complete collezioni del Mondo.
120 capolavori che propongono la storia completa della bicicletta, elementi straordinariamente rari e pregiati a gratificare gli appassionati e gli esperti più esigenti. Un capitolo dell’evoluzione che contiene i presupposti del futuro: la Draisina in legno senza pedali del 1817 e i bicicli dell’800 con ruote in legno; alcuni modelli di bicicletto Bianchi, precursori delle moderne bici da corsa, come l’esemplare del 1885 con telaio inedito, primo ad adottare il tubo orizzontale che congiunge lo sterzo con il sottosella. Ancora Bianchi che anticipa in Italia l’idea dello scozzese John Boyd Dunlop: la gomma a camera d’aria che, ammortizzando i dislivelli del selciato ghiaioso, garantisce un’andatura più elastica e sicura, innovazione propedeutica allo sviluppo delle bici da competizione.
Molti campioni di oggi e del passato come Baldini, Moser, Motta, Bitossi, Gaiardoni, sono stati amici personali di Luciano Nicolis e hanno tenuto a battesimo la sezione ciclismo del Museo in occasione della sua inaugurazione nel 2001. Il Nicolis oggi è uno fra i principali Musei del Ciclismo, grazie alla varietà e rarità dei gioielli che custodisce.
Silvia Nicolis, Presidente del Museo, racconta: “la collezione di bici del Nicolis ripercorre le tappe fondamentali dell’evoluzione di questo mezzo di trasporto”, e aggiunge “le bici da corsa sono un fiore all’occhiello della nostra collezione, un’affascinante testimonianza della passione italiana per questo sport antico e più che mai attuale”. Conclude:”l’arrivo a Verona dell’edizione 2019 del Giro d’Italia, sarà un’occasione straordinaria per la città, per il nostro Museo e per gli appassionati che potranno interagire con la collezione che abbiamo la fortuna di conservare”.
Nota per la redazione
Tra le più emozionanti e suggestive esposizioni private nel panorama internazionale, il Museo Nicolis di Verona narra la storia della tecnologia e del design del XX secolo.
Il riconoscimento dell’eccellenza gli deriva oggi dall’attribuzione del più ambito e prestigioso premio nel panorama mondiale dell’auto classica indetto dagli esperti del Magazine Octane: Museum of the Year 2018 a The Historic Motoring Awards.
La nascita del Museo si deve alla grande passione di Luciano Nicolis. La storia di una vita che ha trovato la sua collocazione in uno spazio espositivo di 6000 mq nel duemila, anno della sua inaugurazione. I suoi capolavori sono stati suddivisi in otto diverse collezioni con l’obiettivo di costruire un percorso organico, professionalmente qualificato e strutturato per soddisfare il visitatore più esigente. Il patrimonio delle collezioni è di grande spessore e rappresenta una realtà esclusiva: oltre 200 auto d’epoca, 110 biciclette, 100 motociclette, 500 macchine fotografiche, 100 strumenti musicali, 100 macchine per scrivere, aeromobili, oltre 100 volanti delle sofisticate monoposto di Formula 1 e innumerevoli opere dell’ingegno umano esposte secondo itinerari antologici, storici e stilistici.
Non è un caso che il Museo Nicolis rappresenti un “unicum” nel suo genere e venga indicato come emblematico della moderna cultura d’impresa.
I Nicolis, infatti, sono da oltre 80 anni imprenditori nel recupero di materie prime e secondarie. L’inizio risale al 1934 quando Francesco Nicolis, sensibile a ogni forma di risparmio e dotato di acuta sensibilità ambientale, decide di fare un esperimento molto avanzato di sostenibilità ed ecologia: raccogliere e riutilizzare la carta da macero. Sotto la spinta del figlio Luciano l’attività si espande velocemente e, all’inizio degli anni ’60, un ulteriore slancio trasformerà l’azienda di famiglia in un gruppo leader in Europa per il recupero della carta e un sicuro punto di riferimento nel settore dei servizi ambientali internazionali. Oggi il Gruppo Lamacart–Museo Nicolis è gestito con passione e competenza dalla terza generazione, rappresentata da Silvia e Thomas Nicolis.
PRESS OFFICE Giulia Brandiele
press@museonicolis.com M. +39 342 9158700
Dove: Museo Nicolis | Villafranca di Verona | Viale Postumia, 71
Quando: Aperto dal Martedì alla Domenica. Chiuso il Lunedì.
Orario: continuato 10-18
Contatti: info@museonicolis.com
tel +39 045 6303289 / 6304959 fax +39 045 7979493