Magnat-Debon, 1926, HM
Magnat-Debon HM, 1926, Francia
L’inventore e fabbricante di orologi autodidatta Joseph Séraphin Magnat, insieme all’ingegnere meccanico Louis Auguste Debon, fondarono a Grenoble in Francia nel 1892 la Magnat-Debon.
Il percorso di questa realtà dal 1900 alla Prima Guerra Mondiale fu caratterizzato da una serie di innovazioni che li distinsero sul mercato. L'azienda cominciò con la produzione di biciclette, che stavano diventando sempre più popolari alla fine del secolo, dedicando le proprie energie in ricerca di nuove soluzioni per cambi, freni e sospensioni. Famose saranno le bici Magnat-Debon dotate di cambio nel movimento centrale, brevetto della casa.
La M&D si dedicò in seguito anche alla produzione di motori e motociclette, riconosciute anch'esse per l'alto grado di finiture e cura dei dettagli. Joseph Magnat sviluppò un carburatore nel 1901, mentre la prima motocicletta Magnat-Debon apparve nel 1902, dotata di un motore de Dion Bouton da 250 cc e nota come “Autocyclette”. In seguito all'ingresso nell'azienda dell'ingegnere svizzero Arthur Moser, dal 1905 Magnat Debon cominciò a produrre motociclette con motori propri.
Entrambi i fondatori morirono alla fine della Prima Guerra Mondiale e il marchio entrò in difficoltà finanziarie, tanto che nel 1922 venne acquistato da Terrot, che continuò tuttavia a costruire motociclette con il marchio Magnat-Debon sui serbatoi fino all'anno 1962, data della chiusura definitiva della produzione delle motociclette con questo nome.
L'azienda francese proseguirà poi la propria storia fino al 1959, quando Peugeot acquisì il gruppo Terrot ponendo fine alla storia del marchio.
L'eredità di Magnat-Debon vive come testimonianza di innovazione ed eleganza nell'ingegneria motociclistica. La loro storia è un ricco arazzo intessuto nel tempo, che riflette la passione, la creatività e la resilienza che hanno definito un'epoca iconica nella storia del motociclismo. Per gli storici, appassionati o semplicemente curiosi delle due ruote, la saga di Magnat-Debon offre uno sguardo affascinante su un'epoca passata piena di innovazione, determinazione e collaborazione.
Curiosità:
- L'azienda ebbe diversi slogan nel tempo, tra cui “Il marchio dell'intenditore", “Il marchio di qualità", “Il marchio leader del turismo" e “La moto di qualità".
- Louis Debon fece costruire in tutta fretta una fabbrica su un terreno di proprietà, finanziato da Joseph Magnat, al numero 71 di cours de Saint-André a Grenoble. L'edificio a due piani con mansarda comprendeva una moderna officina riscaldata, due negozi al piano terra e uffici ai piani superiori. Era una “vasta officina ultramoderna, in cui si direbbe di trovarsi in un laboratorio di orologiaio, dotata di un gran numero di macchine di precisione, come trapani, fresatrici e torni. Di grande interesse erano il forno per la smaltatura, la nichelatura, il collaudo delle catene e il controllo delle sfere."
- Joseph Magnat e Louis Debon brevettarono nel 1895 in Francia e l'anno dopo nel Regno Unito, due freni per bicicletta: uno a leva e l'altro, noto come freno “invisibile”, azionato premendo con il pollice della mano destra. L'asta di comando è nascosta nell'attacco del manubrio e nel tubo di sterzo. Un unico pattino del freno emerge dal centro della forcella e poggia sul battistrada del pneumatico.
- L'ingegnere svizzero Arthur Moser, con cui la Magnat Debon cominciò a produrre moto con motori propri, si laureò in ingegneria al Politecnico di Zurigo nella classe 1894-1900, nello stesso periodo di Albert Einstein, il padre della relatività.
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