Marini, 1926, Turismo
Marini "Turismo", 1926, Italia
Nel 1923 Marini fu presente con una gamma di motori al salone dell’Auto della Fiera Campionaria di Milano. Per oltre un quinquennio la produzione di motociclette proseguì ad Alfonsine, non più nella piccola bottega artigianale sottostante l'abitazione del suo fondatore e manager, ma in nuovi attigui locali, illuminati dai bagliori dei successi agonistici e dalle lusinghiere commesse provenienti dalle più importanti esposizioni alle quali la ditta Marini partecipava con propri stands alla stregua delle più conosciute marche di motociclette.
Fu chiamato 'motocicletta' e vide la luce nel 1925, anno nel quale Giuseppe Marini iscrisse la propria ditta all'Albo nazionale Case costruttrici.
Questo modello, interamente creato, dai metalli di fusione alla verniciatura, nella bottega di Alfonsine, era provvisto d'un avanzato motore monocilindrico, a due tempi, con caratteristiche d'avanguardia, come i due carburatori che conferivano al mezzo brillanti prestazioni. Tanto che si creò il modello "Sport" e "Super Sport", idoneo alle competizioni.
Si formò in quegli anni la scuderia Marini con il figlio Marino, il veterano -Giovanni Basigli- che aveva già corso nel 1912 nella scuderia "Reve" e poi con la "Frera" e Virgilio Finessi, i quali divennero corridori ufficiali della Marini.