Mival, anni ’60, Delfino

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I Motori e la Meccanica
Marca: Mival
Anno di produzione: Anni '60
Nazione: Italia
Nome: Delfino

Mival, anni ’60, Delfino

Mival "Delfino", anni '60


Al Museo Nicolis è esposto un Acqua scooter – Delfino – Mival di colore rosso, con motore 2 tempi da 30cc a idrogetto, prodotto negli anni 1960. Permetteva di trainare una persona in acqua di mare o di lago. Veniva guidato con un acceleratore a leva. L’avviamento era possibile grazie a una carica a manovella.

Venne realizzato da MI-VAL, Casa motociclistica bresciana attiva dal 1950 al 1968. Acronimo di Minganti-Valtrompia, viene fondata nel 1950 con sede a Gardone Val Trompia da una cordata di imprenditori composta da Pier Giuseppe Beretta, Giuseppe Benelli e Guglielmo Castelbarco Albani con a capo Ettore Minganti L’obiettivo era quello di mettere sul mercato mezzi di trasporto economici in linea con la ripresa post bellica. Si trattava di motoveicoli con motore a due tempi ispirati alla tedesca DKW, dovevano essere economici e durevoli. Minganti, sempre ispirato dalla produzione tedesca, si spinge nella realizzazione di motocarri leggeri e microvetture. Nel 1953 presenta il “Mivalino” al XXXI Motosalone di Milano del 1953, costruito su licenza della Messerschmitt, di cui è esposto un esemplare del 1956 al Museo Nicolis. Con l’avvento delle utilitarie e la more di Minganti, Fabbrica d'Armi Pietro Beretta acquisì la Mi-Val che divenne Metalmeccanica Italiana-Valtrompia in quanto convertita, per l’appunto, nella produzione di utensili.

Grazie all’inventiva dei progettisti di Gardone, venne realizzato anche questo mezzo per spostarsi in acqua: il “Delfino”. Un vero e proprio gioiello, un water kart ovvero un natante mosso da motore a due tempi che, grazie alla spinta imposta all’acqua, permette di muoversi in mare o lago senza nuotare, anche a 12 mph e senza il rischio di un’elica rotante. Un mezzo geniale, che se inavvertitamente sfugge di mano al conduttore inizia a girare in tondo, rimanendo così raggiungibile agevolmente. L’avviamento era a manovella, la quale caricava una molla sul volano che una volta rilasciata generava l’impulso per mettere in moto il monocilindrico. Il “Delfino” era un oggetto geniale per chi effettuasse immersioni, potendo portare con sé bombole d’ossigeno, uno strumento per il soccorso in mare e dalle mille altre utilizzazioni possibili negli specchi d’acqua. Peccato che l’alimentazione a miscela al 10% generasse il rilascio di olio incombusto e di altri prodotti di scarto che rendevano il mezzo inquinante. Nonostante questo, il progetto era davvero geniale, tanto che la “Mi-Val” ha venduto la licenza in Canada, dove il “Delfino” è stato prodotto per qualche anno per poi sparire definitivamente dalla scena commerciale.
Fonte: Monte Club Vizzolo