Evento, Operauto, Arena di Verona, Italia
L’inedita collaborazione promossa da ASI Automotoclub Storico Italiano e Fondazione Arena e il Museo Nicolis di Villafranca
Villafranca, settembre 2013 – Ci hanno creduto da subito l’ASI, Automotoclub Storico Italiano, la Fondazione Arena e il Museo Nicolis di Villafranca che con entusiasmo hanno promosso OperautO, uno spettacolare evento artistico, motoristico e culturale che ha concluso il Centenario del Festival, trasformando per tre giorni Verona e dintorni in un grande set dove si potevano incontrare vetture d’epoca, dame raffinate con abiti di inizio Secolo, equipaggi d’altri tempi. A unirli, la passione e una convinzione ampiamente condivisa: molte auto storiche sono considerate, non a torto, vere e proprie opere d’arte e possono inserirsi a pieno titolo nella magia che la musica e l’Opera Lirica sanno creare, soprattutto se tutto questo ha come contesto l’Arena di Verona. Al loro fianco istituzioni come AMO, il nuovo Museo veronese dedicato all’Opera Lirica, il Museo Ferrari di Maranello, la Mille Miglia srl, i Club Motoristici VCC E.Bernardi, HCC Verona, Benaco Auto Classiche, VCC Legnago e il Relais de Charme Il Sogno di Giulietta.
E il successo, meritatissimo, è arrivato, tributato da migliaia di turisti italiani e stranieri, commercianti e albergatori soddisfatti, numeri importanti e la celebrazione di Verona come città aperta, capace di coniugare in modo affascinante l’anima del motorismo e quella della Grande Musica. Le cifre parlano chiaro e danno una sferzata di fiducia alla città e all’intero territorio: 78 auto esposte, 225 partecipanti all’evento preview in Gran Guardia per una Piazza Brà come non si era mai vista.
Gran finale degno delle Opere indimenticabili (così come di tante corse automobilistiche….) con le Auto d’epoca sul palcoscenico dell’Arena, per l’ultima rappresentazione di “Romeo et Juliette”. Fra queste una Lancia Beta SGV del Museo Nicolis di Villafranca, risalente proprio al 1913, anno della Prima rappresentazione lirica all’Arena di Verona. Soddisfazione unanime per il successo di OperautO è stata espressa dai Presidenti delle istituzioni che hanno promosso la manifestazione:
“Innanzitutto il suo titolo –Operauto-, estremamente significativo e onomatopeico, potremmo parafrasarlo con la frase “L’opera sposa l’auto”; non so quanto possa essere originale ma, comunque, racchiude il messaggio che tale evento ha voluto diffondere: l’arte che si avvicina all’auto perche’ ritiene che anche l’auto sia espressione artistica.
Secondariamente, in ordine al tempo, ma non di importanza, la risposta data dai club veronesi, dai Museo Nicolis, Museo Ferrari di Maranello e Mille Miglia , alla chiamata ASI per festeggiare, tutti assieme, i 100 anni dell’Arena di Verona come palcoscenico della lirica.
Accanto a questi vanno citati i pubblici amministratori che tutti hanno sottolineato l’importanza dell’evento e della cittadinanza che è confluita su piazze e strade per ammirare i veicoli esposti.
Infine, lo spettacolo dell’Arena, con il palco pervaso dalla bellezza e dal significato dei veicoli schierati. Tutto cio’, piu’ altri aspetti, non evidenti, sono stati gli ingredienti indimenticabili e strettamente congiunti che hanno, ancora una volta, determinato grandi e irripetibili emozioni” ha commentato Roberto Loi, presidente ASI.
“Vogliamo allargare la nostra platea e unire la forza evocativa di sogni diversi nella forma ma simili nell’emozione, l’auto classica e l’opera, per promuovere l’Arena che è il simbolo di Verona. Gli organizzatori hanno dimostrato una straordinaria capacità di aggregazione che ha permesso loro di organizzare in pochi mesi un così grande evento”, afferma il Sovrintendente della Fondazione Arena, Francesco Girondini. Ha concluso Silvia Nicolis, Presidente del Museo Nicolis di Villafranca: “è stata una grande emozione poter salire su quel palco proprio con una Lancia del 1913, marchio tanto amato da mio padre il fondatore del museo a 100 anni di distanza dal primo spettacolo in Arena. Verona è uno straordinario Patrimonio storico, culturale e turistico, questa manifestazione né ha sicuramente sottolineato la valenza”.