Link al VIDEO in cui Caffi racconta la storia del suo volante
Le collezioni del Museo Nicolis si arricchiscono di due nuovi cimeli: il volante e la tuta di Alex Caffi, ex pilota F1 che è venuto personalmente a trovarci per donarci e autografare il suo volante. Due pezzi importantissimi che si uniscono alla vasta ed unica raccolta di volanti del Nicolis: oltre 100 esemplari, molti di essi firmati dai grandi campioni: da Schumacher a Prost, da Hill a Senna.
Alex Caffi esordisce nei kart nel 1980 per poi passare alla Formula 4 e alla Formula Fiat Abarth. Nel 1984 passa alla Formula 3, di cui diventa campione nel 1985. È del 1986 l’esordio in Formula 1 con la Osella al Gran Premio d’Italia, in cui si qualifica ventisettesimo e chiude undicesimo in gara. Lo stesso anno Caffi corre con le Dallara iscritte alla Scuderia Italia ed è a questo periodo che appartengono il volante MOMO del 1988 e la tuta del 1989.
Il volante MOMO, autografato, è quello usato dal pilota italiano nel GP del Messico del 1988 in cui, rimasto senza freni sul rettilineo, si schianta contro René Arnoux della Ligier. Il volante da lui impugnato in tale occasione, è ora esposto al Museo Nicolis proprio accanto a quello utilizzato da Arnoux nella stessa gara. L’occhio più attento potrà notare come, a causa del forte impatto, il volante del pilota bresciano sia incurvato.
Di Dallara Scuderia Italia è anche la tuta, del 1989. La Dallara Automobili gareggia in Formula Uno dalla stagione 1988 alla stagione 1992, come fornitrice dei telai della Scuderia Italia, che fa il suo ingresso nella massima categoria nel 1988, presentando Alex Caffi come pilota.