Attraverso usi e costumi, miti e simboli, la visita guidata vuole ricostruire la storia di un’epoca e di quelle invenzioni che hanno modificato lo stile di vita degli uomini, come l’automobile, indiscussa protagonista della società e della cultura del ‘900.
Una opportunità unica per ammirare ben 10 collezioni con centinaia di auto d’epoca, moto e biciclette, strumenti musicali e jukebox, macchine fotografiche e cinematografiche, macchine per scrivere, piccoli velivoli, un’area militare con cimeli della Prima e Seconda Guerra Mondiale, modellini di treni, aerei e automobili, una collezione di 100 volanti di Formula 1 e volanti da turismo, gran turismo e sport e oggetti inediti dell’ingegno umano.
La nascita del Museo si deve alla grande passione di Luciano Nicolis. La storia di una vita che ha trovato la sua collocazione in uno spazio espositivo di 6000 mq nel duemila, anno della sua inaugurazione.
L’automobile è la indiscussa protagonista del Museo perché la passione per il recupero e il restauro sono stati – e sono tuttora – il “motore propulsivo” di questo Museo e hanno consentito di ritrovare in tutto il mondo vetture spesso ridotte a rottami, di recuperarle e restaurarle, restituendo alla storia dell’automobile e al nostro Paese un patrimonio altrimenti irrimediabilmente perduto.
Fra i tesori che si potranno ammirare basti ricordare, per citare solo alcuni esempi, la Motrice Pia, il primo motore a benzina brevettato dal veronese Enrico Bernardi nel 1882, le mitiche Bugatti e Isotta Fraschini, la Lancia Astura Mille Miglia di Gigi Villoresi oppure, per gli amanti delle due ruote, la Draisina del 1818, vera antesignana della moderna bicicletta oppure, ancora, innumerevoli due ruote a motore “di culto” come la Bianchi Tonale 175 cc.
Completano la visita al Museo Nicolis una libreria fra le più fornite del Nord Italia sulla storia dell’automobile e un attrezzato Centro Congressi.
La struttura, modernissima e realizzata con criteri ergonomici, è accessibile e interamente fruibile anche dai diversamente abili.