Fa tappa in Veneto il progetto “Nel Tempo Di Una Storia”, dedicato ai musei e agli archivi d’impresa italiani e promosso da Museimpresa (l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa) e Assolombarda e realizzato in collaborazione con il fotografo Simone Bramante, in arte Brahmino.
I protagonisti veneti saranno Archivio Benetton, Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica, Poli Museo della Grappa, Museo del Caffè Dersut, Museo della Chiave Bianchi 1770 e Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi.
Si tratta di un viaggio lungo tutta l’Italia - attraverso territori, città e borghi dove sono presenti i soci di Museimpresa - alla scoperta di storie di impresa, di persone, lavoro, eccellenza, ricerca e innovazione. Ogni settimana Brahmino racconta le imprese italiane attraverso stories dal profilo Instagram del suo blog “What Italy Is”: ogni contenuto è dedicato a uno degli oltre cento musei e archivi associati a Museimpresa. Attraverso le sue visite viene creata una vera e propria guida, composta da video e scatti d’autore, per coinvolgere i follower in un progetto di cultura partecipata digitale. L’obiettivo è avvicinare i giovani al mondo imprenditoriale italiano, tramite i racconti di musei e archivi di impresa, vere e proprie destinazioni turistiche all’interno di itinerari alla scoperta dell’Italia dei borghi.
Negli archivi e nei musei d’impresa italiani sono contenute storie straordinarie, di donne e uomini che hanno inventato, sperimentato, prodotto, costruito lavoro, bellezza e relazioni sociali. In questi luoghi senza tempo, dove il passato e il futuro si incontrano, il saper fare - che si tramanda - dà forma a macchinari, oggetti iconici, scatti fotografici, brevetti e documenti testimoni di un patrimonio industriale e culturale ma anche elementi di un’identità che si evolve, capace di mantenere salde radici nella propria memoria e al contempo uno sguardo sempre rivolto al futuro.
“I nostri Musei e Archivi storici raccontano come le imprese italiane abbiano saputo affrontare le crisi più dure e uscire dalle difficoltà grazie all’impegno a “fare bene”, produrre, creare ricchezza e benessere. E anche oggi, in tempi così controversi, confermano l’ottimismo consapevole e critico dell’industria attraverso documenti, immagini, oggetti che testimoniano una grande civiltà dell’intraprendenza e del lavoro. “Nel tempo di una storia” va proprio nella direzione di far conoscere al grande pubblico l’animo che ha ispirato musei e archivi di impresa” così Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa spiega perché è nato il progetto “Nel Tempo Di una Storia”. (Guarda su Genio & Impresa, il webmagazine di Assolombarda, l’intervista ad Antonio Calabrò)
Simone Bramante racconta perché scegliere lo strumento delle storie Instagram per raccontare il progetto: “La sfida è duplice: trasmettere l’identità delle imprese italiane e incuriosire le persone, trasferendo loro un’ispirazione, spingendoli a scoprire le testimonianze delle imprese del territorio custodite e raccontate nei musei e negli archivi aziendali. Il registro narrativo di Instagram, costituito da video e immagini, consente oggi in una comunicazione 3.0 di avvicinare quanto più un pubblico nuovo al mondo della cultura d’impresa”. (Leggi su Genio & Impresa, il webmagazine di Assolombarda, l’intervista a Simone Bramante)
Il progetto ha preso il via nel corso del mese di marzo 2021, quando il celebre fotografo ha presentato le prime tappe lombarde per poi proseguire alla scoperta dei musei e degli archivi d’impresa in Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia e Marche. Nel mese di ottobre sarà il turno dei soci veneti di Museimpresa, che saranno protagonisti di questa esperienza di storytelling digitale.
Prima tappa il 1 ottobre in provincia di Treviso, a Castrette di Villorba con l’Archivio Benetton. L’obiettivo fotografico di Brahmino porterà alla scoperta di una vasca manuale da tintura degli anni '60, una delle prime con la quale Luciano Benetton e il tintore Ado Montana hanno testato la tecnica del tinto in capo, che ha reso famoso il brand in tutto il mondo. I capi in lana grezza e colore neutro venivano tinti solo in un secondo momento in base agli ordini dei negozi e alle tendenze del mercato. Una vera rivoluzione per l'epoca, che accorciava i tempi di produzione consentendo di rispondere in modo molto più rapido alle richieste, evitando giacenze di magazzino perché si producevano solo i capi dei colori effettivamente richiesti.
Il 4 ottobre sarà il turno del Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica in provincia di Verona, dove l’obiettivo fotografico di Brahmino si focalizzerà su un pezzo unico della collezione: la Lancia “Astura spider” Mille Miglia del 1938. Allestita nel 1939 dalla Carrozzeria Colli per uno dei piloti di punta della Scuderia Ambrosiana di Milano, Luigi Villoresi e che venne ritrovata da Luciano Nicolis e riportata in Italia dove è stata restaurata. Questa auto è così iconica che il logo del Museo Nicolis prende origine dalla silhouette di questa vettura.
Il 6 ottobre ci sarà la terza tappa del viaggio digitale al Poli Museo della Grappa a Bassano del Grappa, per un’immersione nella Grappateca, la più grande collezione di grappe in Italia formata da 20.000 bottiglie prodotte dagli anni ’30 fino agli anni '80 e provenienti da quasi 400 distillerie.
Il tour fotografico continua l’8 ottobre con il Museo del Caffè Dersut per raccontare un pezzo storico presente al suo interno che ha preceduto le macchine da caffè espresso: la caffettiera a percolazione idrostatica del 1890. Un prodotto che ha segnato un'epoca fino all'arrivo in tutti i bar delle macchine da caffè espresso.
Il Museo della Chiave Bianchi 1770 sarà il protagonista della quinta tappa l’11 ottobre in provincia di Treviso a Conegliano, che custodisce – tra i molteplici oggetti storici e rari - alcune chiavi romane datate I-III secolo d.C. A quell’epoca le domus non avevano porte e gli averi più preziosi venivano conservati all'interno di piccoli scrigni e bauli: è proprio su queste chiavi di piccole dimensioni che si focalizzerà lo storytelling fotografico di Brahmino, raccontandone caratteristiche, funzioni e curiosità.
Il tour veneto terminerà il 13 ottobre con il Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi a Stra in provincia di Venezia, alla scoperta della scarpa con tacco cromato decorata con mosaico Swarovski prodotta da Rossimoda per Christian Dior nell'autunno del 1969. È uno dei pezzi storici che racconta il percorso imprenditoriale del calzaturificio dal 1947 ad oggi attraverso l'esposizione di 1500 modelli di calzatura femminili di lusso.
I protagonisti veneti saranno Archivio Benetton, Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica, Poli Museo della Grappa, Museo del Caffè Dersut, Museo della Chiave Bianchi 1770 e Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi.
Si tratta di un viaggio lungo tutta l’Italia - attraverso territori, città e borghi dove sono presenti i soci di Museimpresa - alla scoperta di storie di impresa, di persone, lavoro, eccellenza, ricerca e innovazione. Ogni settimana Brahmino racconta le imprese italiane attraverso stories dal profilo Instagram del suo blog “What Italy Is”: ogni contenuto è dedicato a uno degli oltre cento musei e archivi associati a Museimpresa. Attraverso le sue visite viene creata una vera e propria guida, composta da video e scatti d’autore, per coinvolgere i follower in un progetto di cultura partecipata digitale. L’obiettivo è avvicinare i giovani al mondo imprenditoriale italiano, tramite i racconti di musei e archivi di impresa, vere e proprie destinazioni turistiche all’interno di itinerari alla scoperta dell’Italia dei borghi.
Negli archivi e nei musei d’impresa italiani sono contenute storie straordinarie, di donne e uomini che hanno inventato, sperimentato, prodotto, costruito lavoro, bellezza e relazioni sociali. In questi luoghi senza tempo, dove il passato e il futuro si incontrano, il saper fare - che si tramanda - dà forma a macchinari, oggetti iconici, scatti fotografici, brevetti e documenti testimoni di un patrimonio industriale e culturale ma anche elementi di un’identità che si evolve, capace di mantenere salde radici nella propria memoria e al contempo uno sguardo sempre rivolto al futuro.
“I nostri Musei e Archivi storici raccontano come le imprese italiane abbiano saputo affrontare le crisi più dure e uscire dalle difficoltà grazie all’impegno a “fare bene”, produrre, creare ricchezza e benessere. E anche oggi, in tempi così controversi, confermano l’ottimismo consapevole e critico dell’industria attraverso documenti, immagini, oggetti che testimoniano una grande civiltà dell’intraprendenza e del lavoro. “Nel tempo di una storia” va proprio nella direzione di far conoscere al grande pubblico l’animo che ha ispirato musei e archivi di impresa” così Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa spiega perché è nato il progetto “Nel Tempo Di una Storia”. (Guarda su Genio & Impresa, il webmagazine di Assolombarda, l’intervista ad Antonio Calabrò)
Simone Bramante racconta perché scegliere lo strumento delle storie Instagram per raccontare il progetto: “La sfida è duplice: trasmettere l’identità delle imprese italiane e incuriosire le persone, trasferendo loro un’ispirazione, spingendoli a scoprire le testimonianze delle imprese del territorio custodite e raccontate nei musei e negli archivi aziendali. Il registro narrativo di Instagram, costituito da video e immagini, consente oggi in una comunicazione 3.0 di avvicinare quanto più un pubblico nuovo al mondo della cultura d’impresa”. (Leggi su Genio & Impresa, il webmagazine di Assolombarda, l’intervista a Simone Bramante)
Il progetto ha preso il via nel corso del mese di marzo 2021, quando il celebre fotografo ha presentato le prime tappe lombarde per poi proseguire alla scoperta dei musei e degli archivi d’impresa in Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia e Marche. Nel mese di ottobre sarà il turno dei soci veneti di Museimpresa, che saranno protagonisti di questa esperienza di storytelling digitale.
Prima tappa il 1 ottobre in provincia di Treviso, a Castrette di Villorba con l’Archivio Benetton. L’obiettivo fotografico di Brahmino porterà alla scoperta di una vasca manuale da tintura degli anni '60, una delle prime con la quale Luciano Benetton e il tintore Ado Montana hanno testato la tecnica del tinto in capo, che ha reso famoso il brand in tutto il mondo. I capi in lana grezza e colore neutro venivano tinti solo in un secondo momento in base agli ordini dei negozi e alle tendenze del mercato. Una vera rivoluzione per l'epoca, che accorciava i tempi di produzione consentendo di rispondere in modo molto più rapido alle richieste, evitando giacenze di magazzino perché si producevano solo i capi dei colori effettivamente richiesti.
Il 4 ottobre sarà il turno del Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica in provincia di Verona, dove l’obiettivo fotografico di Brahmino si focalizzerà su un pezzo unico della collezione: la Lancia “Astura spider” Mille Miglia del 1938. Allestita nel 1939 dalla Carrozzeria Colli per uno dei piloti di punta della Scuderia Ambrosiana di Milano, Luigi Villoresi e che venne ritrovata da Luciano Nicolis e riportata in Italia dove è stata restaurata. Questa auto è così iconica che il logo del Museo Nicolis prende origine dalla silhouette di questa vettura.
Il 6 ottobre ci sarà la terza tappa del viaggio digitale al Poli Museo della Grappa a Bassano del Grappa, per un’immersione nella Grappateca, la più grande collezione di grappe in Italia formata da 20.000 bottiglie prodotte dagli anni ’30 fino agli anni '80 e provenienti da quasi 400 distillerie.
Il tour fotografico continua l’8 ottobre con il Museo del Caffè Dersut per raccontare un pezzo storico presente al suo interno che ha preceduto le macchine da caffè espresso: la caffettiera a percolazione idrostatica del 1890. Un prodotto che ha segnato un'epoca fino all'arrivo in tutti i bar delle macchine da caffè espresso.
Il Museo della Chiave Bianchi 1770 sarà il protagonista della quinta tappa l’11 ottobre in provincia di Treviso a Conegliano, che custodisce – tra i molteplici oggetti storici e rari - alcune chiavi romane datate I-III secolo d.C. A quell’epoca le domus non avevano porte e gli averi più preziosi venivano conservati all'interno di piccoli scrigni e bauli: è proprio su queste chiavi di piccole dimensioni che si focalizzerà lo storytelling fotografico di Brahmino, raccontandone caratteristiche, funzioni e curiosità.
Il tour veneto terminerà il 13 ottobre con il Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi a Stra in provincia di Venezia, alla scoperta della scarpa con tacco cromato decorata con mosaico Swarovski prodotta da Rossimoda per Christian Dior nell'autunno del 1969. È uno dei pezzi storici che racconta il percorso imprenditoriale del calzaturificio dal 1947 ad oggi attraverso l'esposizione di 1500 modelli di calzatura femminili di lusso.