Un week-end da non perdere, alla scoperta dell’ingegno umano

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Un week-end da non perdere, alla scoperta dell’ingegno umano

Un week-end da non perdere, alla scoperta dell’ingegno umano.

Un itinerario per tutti, facile e divertente, a Verona e dintorni. Con una puntata al sorprendente Museo “Nicolis” di Villafranca.

Le 48 ore a disposizione nel fine settimana sono perfette, un tempo più che sufficiente per gustare appieno una miscela formidabile di cultura, natura e divertimento.

Il punto di riferimento è Verona, ma il protagonista di questo weekend “tutto da scoprire” è il Museo “Nicolis” di Villafranca: la collezione di automobili, moto, biciclette, mezzi di trasporto, macchine fotografiche e testimonianze dell’ingegno umano lascerà a bocca aperta grandi e piccini!!!

A Verona si arriva facilmente, in auto, in treno, in aereo, a due o quattro ruote, per chi proviene da qualsiasi zona d’Italia o per chi attraversa la frontiera del Brennero alla ricerca dell’ Italian lifestyle, quel “piacere di vivere” che colloca il nostro Paese fra le mete più gettonate.

Iniziamo il weekend in maniera non convenzionale, partendo proprio dal Museo “Nicolis”. La direzione è Villafranca, a pochi chilometri da Verona: le uscite (Autostrada Milano-Venezia) possono essere Sommacampagna, Verona Nord o Sud, oppure anche Peschiera; le segnalazioni per il Museo sono chiare e frequenti, e non è difficile trovarlo.

Vi colpirà subito la struttura avveniristica in vetro e acciaio, un magnifico esempio di architettura metropolitana, situato in una zona di forte sviluppo industriale. Nulla a che vedere con più noti e celebratissimi Musei, austeri e un po’ polverosi. Ma ancora più sorprendenti saranno le centinaia di automobili d’epoca, le moto, le biciclette introvabili, le macchine fotografiche e per scrivere, gli strumenti musicali.

Se questo ancora non bastasse, date un’occhiata al tetto dell’edificio dove fanno bella mostra di sé addirittura dei sorprendenti velivoli!! Questo Museo, unico nel suo genere, sulla storia dei mezzi di trasporto e dell’ingegno umano, è una istituzione privata ma aperta al pubblico, creata dall’imprenditore veronese Luciano Nicolis che ha fatto confluire in questa opera la sua grande passione per la tecnica e per la meccanica, dedicando la vita a raccogliere in tutto il mondo, a restaurare e riportare al loro originario splendore automobili, moto e biciclette, creazioni della tecnica e della meccanica, per offrire al pubblico emozionanti spaccati sulla storia dell’ingegno umano.

Fra i pezzi più straordinari che si possono ammirare nei tre piani del Museo basti ricordare la Motrice Pia, il primo motore a benzina brevettato dal veronese Enrico Bernardi nel 1882, quasi contemporaneamente all’antagonista tedesco Karl Benz, la mitica Isotta Fraschini del 1929 (Viale del Tramonto, lo Zar Alessandro, Rodolfo Valentino, Isadora Duncan), vettura prediletta da Veniero, il figlio di Gabriele d’Annunzio che vi ospitava le più belle dive del momento, la Lancia Astura 1000 Miglia, unica al mondo, costruita appositamente per il grande Luigi Villoresi, la Lancia Lambda del 1928, prima vettura con carrozzeria portante del mondo, la Cottereau Populaire del 1903, e innumerevoli altri gioielli a quattro ruote.

Per gli appassionati di due ruote a motore, Luciano Nicolis ha in serbo esemplari stupendi e rarissimi, dalle prime motociclette con serbatoio sottosella ai più recenti bolidi mozzafiato.

Ai “romantici” del pedale, invece, il Museo Nicolis racconta, attraverso centinaia di modelli, la evoluzione della bicicletta dal 1800 ai giorni nostri, dalla draisina in legno e senza pedali alle bici dei campioni che hanno fatto la storia del ciclismo. L’archivio del Museo, ricchissimo di documenti e testimonianze, completa le sorprese e le scoperte che ampiamente ripagheranno della visita.

Lasciato il Museo Nicolis di Villafranca, puntate decisamente su Verona; qui sarà inutile tentare di sottrarsi alla tradizione e alla storia: dopo una visita all’Arena, spettacolare palcoscenico di grandi opere liriche e teatrali, meglio lasciarsi catturare dall’atmosfera romantica della Casa di Giulietta, oppure mescolarsi alla folla cosmopolita e colorata di Piazza Bra o di Piazza delle Erbe.

E le scoperte possono continuare all’infinito perché Verona e il suo territorio sono molto generosi.

Presentazione settore turistico (pdf 131KB)