Bianchi, 1915, Tipo S2
Bianchi “Tipo S2”, 1915
Con la S2 la Bianchi manifestò la volontà di costruire automobili per una fascia di persone meno facoltose. Per la capacità di sintesi nelle soluzioni tecniche adottate, la Casa italiana diede prova, ancora una volta, di essere un punto di riferimento imprescindibile in quel periodo della storia dell’automobile. La vettura del Museo è quanto mai significativa e storica: fu quella utilizzata dallo Stato Maggiore dell'Esercito Italiano durante la guerra del 1915/18 per osservare le manovre militari: si veda sulla balestra anteriore l'incisione "S.M." (Stato Maggiore). La guida a destra era dovuta a una disposizione di legge secondo la quale le vetture a motore, ultime arrivate nel mondo dei trasporti, dovevano tenersi sul ciglio destro della strada per non spaventare i cavalli e per dare la precedenza agli altri mezzi in circolazione. In prossimità dei passaggi a livello, non ancora custoditi da sbarre, il conducente dell'automobile doveva arrestare la macchina, scendere, controllare che non arrivasse il treno, risalire e ripartire. Il prezzo delle prime vetture Bianchi variava dalle 4000 £ della due posti alle 14.000 £ delle carrozzerie limousine. Le vetture Bianchi ebbero largo successo e non solo per la qualità indiscussa dei materiali ed il raffinato design, ma anche per la qualità dei servizi dell’ assistenza alla clientela. Nel prezzo della vettura erano inclusi anche un paio di giorni di scuola guida, ogni modello era dotato di una cassettina degli attrezzi che comprendeva una chiave inglese, un rotolino di nastro adesivo ed una pompa d’ aria. Fu istituito anche, un servizio di riparazioni a domicilio che prevedeva l’ invio su tutto il territorio del Regno d’ Italia di meccanici specializzati. Questi venivano pagati 15£ al giorno dall’ azienda che provvedeva anche al viaggio ( treno 2° classe), le spese di vitto e alloggio rimanevano a carico del cliente.
Luciano Nicolis raccontava: "Tutte le macchine a quei tempi venivano messe in moto a manovella, posta davanti alla vettura e collegata all'albero motore, non c'era altro sistema, non c'era nessun motorino di avviamento oppure lo si faceva a spinta. Un'operazione faticosa e pericolosa dato che la manovella ogni tanto sfuggiva di mano procurando traumi alle braccia del povero automobilista. In Italia non si era ancora arrivati alla dinamo. Il magnete produceva la corrente facendo scattare la scintilla alle candele.....".
Il magnete fu il primo sistema di accensione per scintilla utilizzato nei motori a benzina. Pare che nel 1911, fu la Cadillac, la prima al mondo a vendere un'automobile dotata di avviamento e fari elettrici. La pubblicità del suo modello 30 recitava: "The car that has no crank" (l'automobile senza manovella).
1980, Luciano Nicolis su Bianchi S2 partecipa al Veteran Rally organizzato da CRAME.
Al Museo Nicolis vi è una ricca esposizione del marchio Bianchi nelle sezioni biciclette, motociclette ed automobili.
Audioguida