Mostra, Vestivamo in Sartoria, Collezione Casotto
Capi inediti della collezione Casotto di Vicenza a fianco delle vetture più prestigiose degli ultimi due secoli
“Donne e motori…” i detti popolari, si sa, hanno sempre un fondamento di verità. Per questo, è particolarmente “azzeccato” l’abbinamento che il Museo Nicolis di Villafranca, custode di splendide collezioni di automobili degli ultimi due secoli – ha fatto con abiti di grande raffinatezza e “pedigree” provenienti dalla collezione Casotto di Vicenza.
La prima serie, esposta al Museo Nicolis da un paio di mesi, viene sostituita proprio in questi giorni da una nuova collezione di abiti d’epoca, perfettamente conservati e destinati a suscitare l’ammirazione di visitatori di tutto il mondo.
Realizzati da sartorie italiane, francesi e inglesi, spesso appartenuti a singoli cittadini che in questo modo aiutano a non disperdere un inestimabile patrimonio di storia e cultura, gli abiti esposti al Museo Nicolis raccontano abitudini, gusti e stili di vita di epoche passate. Proseguendo nella scelta creativa già adottata per la prima collezione, anche per la seconda esposizione i curatori della Mostra hanno collocato ogni abito a fianco di una vettura della medesima epoca, testimoniando il legame indissolubile che automobili, moda e fascino femminile hanno avuto in ogni epoca.